Publiacqua a Firenze, affondo di Aduc ''Utenti pagano la disinformazione''

"Nonostante il legislatore sia intervenuto in modo chiaro e preciso indicando diritti e doveri, Publiacqua fa orecchie da mercante"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 gennaio 2014 13:40
Publiacqua a Firenze, affondo di Aduc ''Utenti pagano la disinformazione''

Firenze Il problema e' il taglio del servizio ad interi condomìni quando, invece, l'inadempiente per bolletta non pagata e' un solo condòmino. "La vicenda degli interventi illeciti del gestore idrico monopolista di Firenze sembra non avere mai una fine. Nonostante il legislatore sia intervenuto in modo chiaro e preciso indicando diritti e doveri, Publiacqua fa orecchie da mercante" così Vincenzo Donvito, presidente Aduc In un filo diretto sul quotidiano La Nazione, il presidente della spa, Filipppo Vannoni, ha ribadito quanto gia' accennato in altre occasioni: per applicare la nuova legge sul condominio “siamo in attesa della direttiva nazionale che indichi come muoversi in questi casi”. "Siccome quanto dice Publiacqua -nello specifico- non e' vero, noi crediamo che si siano creati un alibi per continuare a fare cio' che ritengono piu' vantaggioso per il loro interessi, che sembra proprio che non siano quelli dei loro utenti e che sono ai limiti del codice penale.

Il ministero dell'Ambiente ha si' preannunciato una direttiva relativamente al fatto che il servizio idrico non dovrebbe mai essere tagliato pur in presenza di una morosita'. Questa direttiva, pero', non potra' modificare una legge che e' chiara e che, per essere attuata, non necessita di spiegazioni gia' nel testo attuale, entrato in vigore con la riforma del condominio di giugno del 2013. L'art.18 della riforma del condominio ha modificato l'art.63 delle disposizioni per l'attuazione del codice civile, prevedendo esplicitamente una procedura che il gestore idrico deve seguire prima di pretendere il pagamento del condòmino moroso da parte del condomìnio tutto: "I creditori non possono agire nei confronti degli obbligati in regola con i pagamenti, se non dopo l'escussione degli altri condomini".

Il creditore, quindi, potrebbe agire contro i condomìni che hanno pagato solo dopo che ha fatto tutti gli atti di legge (inclusi quelli esecutivi e pignoramenti) nei confronti del condòmino che non ha pagato la propria bolletta. Ebbene, Publiacqua sostiene che per applicare queste norme occorre una direttiva: incapacita', alibi, azione criminale? Non lo sappiamo, ma reiteriamo il consiglio per i malcapitati di chiamare la forza pubblica nel caso in cui Publiacqua dovesse provvedere a questi indebiti tagli del servizio e a rivalersi successivamente per i danni subiti. Infine prendiamo atto -sempre dal filo diretto di cui sopra- che Publiacqua ha ribadito che non tagliera' mai, di sua spontanea iniziativa, il servizio in presenza di situazioni con disabili, malati o situazioni di particolari disagio.

Ma ricordiamo che queste affermazioni non sono nuove da parte di Publiacqua e che, nonostante questo, siamo stati testimoni diretti di persone ultranovantenni non autosufficienti a cui il servizio e' stato tagliato (via Romana). Speriamo che a furia di ripetere questa decisione, alla fine gli possa entrare in testa... Per questi motivi abbiamo anche presentato una denuncia all'Antitrust contro Publiacqua, perche' accerti l'esistenza di una pratica commerciale scorretta. Ricordiamo che ulteriori consigli sono possibili grazie al nostro servizio gratuito di consulenza, a partire dal web: http://www.aduc.it".

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