Spacchettamento di Ataf, non è competenza Regione Toscana: chi se ne occupa?

L’assessore ai trasporti ha risposto a un’interrogazione presentata da Monica Sgherri (FdS-Verdi). “Nostra azione volta a garantire certezza risorse e mantenimento livello di servizio”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 novembre 2013 14:57
Spacchettamento di Ataf, non è competenza Regione Toscana: chi se ne occupa?

Firenze – Lo “spacchettamento” di Ataf Gestioni in tre aziende non rientra tra gli ambiti di incidenza della legge regionale 42/98. A sostenerlo è l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli, il quale ha risposto in aula a un’interrogazione, presentata da Monica Sgherri (capogruppo FdS-Verdi), in merito alla “verifica di congruità, rispetto agli obiettivi della Regione per la procedura di gara unica per il trasporto pubblico locale, dello spacchettamento di Ataf Gestioni in tre aziende”. Ceccarelli ha precisato che “l’azione regionale è volta a garantire condizioni di certezza per quanto attiene le risorse destinate al Tpl e il mantenimento del livello di servizio fin qui garantito anche con la gara su ambito unico.

È in questo contesto, che non comporta riduzioni di servizio, che i rapporti tra impresa e lavoratori possono esplicarsi in totale autonomia”. L’assessore ha ricordato che nel settembre scorso è stato concluso un accordo con Api, Uncem, Anci e sindacati che prevede garanzie su risorse, livello di servizio, sulle procedure di gara, anche con riferimento al piano occupazionale, alla sub-concessione e alla formazione del personale. Quanto alla preoccupazione, espressa dalla consigliera Sgherri, che lo spacchettamento possa “fare da apripista per quanto riguarda il bando di gara unica per il trasporto regionale, con la creazione ad hoc di un raggruppamento temporaneo d’impresa poi spacchettato dopo l’aggiudicazione”, l’assessore ha spiegato che la Giunta regionale ha stabilito l’obbligo per il soggetto aggiudicatario della gara “di gestire in modo unitario il contratto di servizio con la Regione, indicando le prestazioni che il soggetto stesso dovrà assumere” e stabilendo una serie precisa di obblighi minimi. Sgherri ha ringraziato per la risposta “molto tecnica, mentre sarebbe stata preferibile una risposta politica” e ha confermato di “mantenere molte preoccupazioni”.

“Sarà anche stato sottoscritto un protocollo – ha detto la capogruppo FdS-Verdi – ma i risultati dello spacchettamento sono tutti sulla pelle dei lavoratori, perché sono stati disdettati tutti i contratti e le condizioni economiche sono peggiorate. Mi pare – ha aggiunto Sgherri – che sia fallito l’obiettivo della società unica e che a questo sia sostituito il concetto dell’unitarietà, che non può garantire risparmio per la compensazione fra linee forti e deboli”.

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