Concordia, settimana prima per Schettino l'inchino fu ''troppo distante''

A dirlo è il testimone, membro dell'equipaggio che avvisò la famiglia prima del passaggio dal Giglio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 ottobre 2013 14:52
Concordia, settimana prima per Schettino l'inchino fu ''troppo distante''

Al processo sulla Costa Concordia in corso al Teatro Moderno di Grosseto, l'accusa chiama al banco altri testimoni. Attesa la ballerina moldava Domnica Cemortan. A testimoniare anche il primo maitre Antonello Tievoli e l'ex comandante Mario Palombo. Domnica, la donna misteriosa delle prime ore successive al disastro, ha dichiarato in Aula di aver avuto una relazione con Francesco Schettino ed alla precisa domanda rivoltale su come mai non risultasse registrata ne' vi fosse una sua carta d'imbarco avrebbe risposto, non sapendo di dover essere tradotta obbligatoriamente, che ad una amante non si chiede il biglietto.

La mancata registrazione della donna ha creato un giallo attorno alla figura della stessa, poiché si diceva che fosse stata richiamata in servizio, che fosse in vacanza, o che fosse ospite di qualcuno a bordo della nave. Il 6 gennaio la Costa Concordia si avvicino' all'Isola del Giglio durante il consueto passaggio, ma in quell'occasione la distanza sarebbe stata troppa rispetto alle volontà del comandante. A testimoniare in merito alle decisioni prese da Francesco Schettino è stato il membro dell'equipaggio che avvisò la famiglia residente al Giglio dell'imminente passaggio per eseguire l'inchino. Secondo il testimone, presente in plancia di comando, il comandante non sarebbe rimasto soddisfatto della distanza dalla costa e chiese al timoniere di prendere nota per il 13 gennaio, giorno in cui avrebbe tentato un ulteriore avvicinamento.

Notizie correlate
In evidenza