Esuberi di Ataf non possono confluire in Quadrifoglio

Grassi : "Impossibile la riassunzione del personale di ATAF in esubero. Quale la soluzione per la quale Renzi riesce a dare garanzie alla maggioranza ?"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 settembre 2013 17:14
Esuberi di Ataf non possono confluire in Quadrifoglio

"Stamani in Commissione Controllo alla presenza del Presidente Moretti e dell'Amministratore Delegato Giannotti di Quadrifoglio é stato confermato che la riassunzione del personale in esubero dall'azienda ATAF Gestioni é impossibile e esplicitamente vietato dalla normativa nazionale. - afferma il Consigliere comunale Tommaso Grassi - Vorremmo capire quindi quale sarebbe la soluzione per la quale Renzi, soltanto lunedì scorso, avrebbe confermato davanti alla maggioranza che non ci sarà alcun problema nel trasferimento del personale tra le due società.

Che si tratti dell'ennesimo e spudorato bluff dell'Amministrazione comunale ?." "ATAF gestioni é ormai una società privata in mano al gruppo Ferrovie dello Stato e non é più possibile utilizzare la norma che permetterebbe tra società pubbliche di trasferire personale. Se questo era possibile, doveva esser fatto prima della gara, anche solo ipotizzarlo adesso significherebbe implicitamente modificare le carte in tavola dopo una gara alla cui base era definito ben precisamente il numero dei dipendenti: troppo semplice acquistare per due soldi un'azienda e poi chiedere di farsi risolvere i problemi dal pubblico.

Si tratta dell'ennesimo conferma di come sia stata sbagliata e dannosa l'operazione di vendita di ATAF ai privati e di come, e tutti i fiorentini se ne stanno già accorgendo, questa vendita non ha portato altro che ad un peggioramento della qualità del servizio di trasporto pubblico." "Siamo preoccupati per il futuro visto che la nuova proprietà non ha mai nascosto la volontà di procedere ad esuberi e crediamo che il Comune non possa girarsi dall'altra parte. - conclude Grassi - Dispiace solo che i problemi piuttosto che affrontarli apertamente, parafrasando Renzi 'a viso aperto', si preferisca gettare fumo negli occhi promettendo soluzioni che sono 'contra legem' e che sono realizzabili solo con una modifica del decreto che non é neppure stata ipotizzata a livello parlamentare."

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