Torneranno liberi i 350 uccellini

Importati illegalmente per essere venduti come richiami per la caccia, cesene e tordi bottacci, sequestrati dalle Polizie provinciali di Prato e Firenze. ono cresciuti grazie alle cure di un Centro di Livorno. Domani l'arrivo in Val D’Aosta

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 agosto 2013 21:57
Torneranno liberi i 350 uccellini

PRATO– Torneranno liberi i 350 uccellini (cesene e tordi bottaccio) sequestrati dalle Polizie provinciali di Prato e Firenze nei mesi scorsi e poi riabilitati e cresciuti dai volontari della LIPU nel centro specializzato CRUMA di Livorno. I volatili, nidiacei con 10-20 giorni di vita, viaggiavano illegalmente all’interno di una macchina ed erano destinati ad essere venduti come richiami per la caccia. I pulcini, strappati ai loro nidi, presumibilmente in Polonia, e importati illegalmente in Italia, erano ammassati in cassette della frutta stipate nel bagagliaio del veicolo bloccato dalle forze dell'ordine in località Lastra a Signa (FI), proprio mentre stava avvenendo lo scambio con gli acquirenti. Avendo bisogno di cure immediate, i volatili sono stati portati presso il centro specializzato CRUMA di Livorno.

Qui i volontari della LIPU si sono attivati per salvare quanti più animali possibile anche attraverso una rete di solidarietà, visto che gli uccellini più piccoli dovevano essere nutriti ogni ora con la siringa. Una volta cresciuti, e superate le malattie dovute allo stress, si è dovuto decidere del loro futuro. La Toscana infatti non è fra gli habitat naturali di queste specie, che passano l'estate nell'Europa nord orientale e nei freschi paesi alpini e in inverno migrano verso sud. Attraverso i contatti fra la LIPU toscana e quella della Val D’Aosta, è stata individuata una idonea struttura di ambientamento in località Epilaz, in Comune di Quart, in provincia di Aosta, gestito dal Corpo Forestale.

Gli uccellini partiranno stanotte, Polizia provinciale e Cruma li consegneranno domani in mattinata. Verranno ospitati per qualche giorno nelle voliere, per dar loro modo di ambientarsi, quindi saranno liberati. Moira Pierozzi

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