Matteo Renzi con i Lupi di Toscana si potrebbe risolvere l'emergenza a Firenze

Matteo Renzi torna a chiedere le Caserme dismesse per combattere l'emergenza casa. 2500 le famiglie a Firenze in attesa di un alloggio, probabile che entro fine legislatura trovino posto solo in 200

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 luglio 2013 15:11
Matteo Renzi con i Lupi di Toscana si potrebbe risolvere l'emergenza a Firenze

Delle 2500 famiglie in lista solo 200 troveranno un alloggio entro l'anno prossimo. Il sindaco Matteo Renzi presenta l'iniziativa pubblico-privata assieme a Menarini per la ristrutturazione di edifici dismessi da consegnare a 10 famiglie in regime di alloggio popolare. Della ristrutturazione si occuperà il Gruppo Farmaceutico che fa capo alla famiglia Aleotti, i lavori partiranno a settembre e saranno pronti entro il 2013, gli alloggi in via Rocca Tedalda a Firenze. Matteo Renzi torna a rivolgere un appello a Regione Toscana e Governo nazionale contro la burocrazia per mettere a disposizione del Comune di Firenze le Caserme dismesse.

"Non ragioniamo solo con la speranza, concretamente, basterebbe la Caserma dei Lupi di Toscana per risolvere l'emergenza abitativa di Firenze" la quantità di spazio utilizzabile sarebbe sufficiente, salvo le specifiche economiche per ogni singolo intervento. Ma qui interviene anche l'altro appello rivolto ai privati in grado di partecipare, come Menarini, a risolvere una emergenza sempre più preoccupante. "Quello che fa arrabbiare - ha sottolineato il sindaco- è che non c'è nemmeno la volontà di mettersi a un tavolo, perchè questa storia delle caserme va avanti da troppo tempo.

Il mio appello è di nuovo ad andare nella giusta direzione, a sciogliere questo nodo. La mia disponibilità verso il ministro della Difesa Mauro e il ministro Alfano, che si occupano di queste vicende è totale" Accordo siglato in Menarini 1.607 contratti di solidarietà per gli informatori scientifici di 24 mesi, con una riduzione media dell'orario mensile del 30%, a cui corrisponde una riduzione di stipendio tra il 2 e l'8%. "Un contratto di solidarietà per 1.600 persone - ha aggiunto a margine la presidente di Menarini, Lucia Aleotti - Ci siamo posti nell'ottica delle persone che avremmo dovuto lasciare a casa e abbiamo avuto un guizzo d'oroglio.

Una scommesssa sulla ripersa del paese" AntLen

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