Esuberi e mobilità in Ataf, il privato parla con i sindacati

Con la ricollocazione professionale, l’opportunità prospettata dalla Regione Toscana attraverso la realizzazione di progetti a sostegno dell’occupazione e dei servizi di TPL.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 giugno 2013 14:48
Esuberi e mobilità in Ataf, il privato parla con i sindacati

I sindacati hanno avuto un importante incontro con la Dirigenza di Ataf Gestioni Srl in merito alla gestione del problema degli esuberi di personale nei settori operai ed impiegati, nel numero di 108 unità. Le OO.SS., che da tempo si sono attivate presso i tavoli istituzionali al fine di evitare una macelleria sociale, visti anche i forti legami di corresponsabilità degli EE.LL. nella situazione di Ataf, del servizio pubblico da essa svolto e soprattutto in vista dell’importante appuntamento della Gara Regionale, dopo aver preso atto degli sforzi fatti, hanno ritenuto di iniziare un percorso che individui soluzioni condivise di gestione del problema riguardante il numero del personale operaio e impiegatizio.

Questo è stato deciso soprattutto per evitare l’apertura di una lista di mobilità, ultima spiaggia individuata dall’azienda entro il 31 luglio e dalle OO.SS. non condivisa e subito contestata, "la quale avrebbe effetti disastrosi per i lavoratori coinvolti e provocherebbe rotture dei rapporti industriali con inevitabili conflitti, anche in sede di Gara Regionale". Le soluzioni prospettate riguardano: l’inizio di un percorso di ristrutturazione progressiva del settore officine e depositi (da concordare e attuare nel tempo); la volontà condivisa di proseguire nelle pressioni presso gli EE.LL.; l’ulteriore volontà di cogliere, con la ricollocazione professionale, l’opportunità prospettata dalla Regione Toscana attraverso la realizzazione di progetti a sostegno dell’occupazione e dei servizi di TPL. Questa intesa, da concretizzare in breve tempo con incontri già programmati, si va ad aggiungere all’accordo già raggiunto a tutela dell’organico del personale viaggiante e va ulteriormente a rinforzare la difesa dei posti di lavoro e dei livelli occupazionali di Ataf Gestioni Srl. "Piani incrociati tra Maggio e Ataf, licenziamenti e trasferimenti per un fallimento delle aziende pubbliche controllato".

Per i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi "rimangono gravi le responsabilità della classe politica che sta governando la fondazione lirica e azienda di trasporto pubblico". Oggi il Ministro Massimo Bray, si incontrerà con il Presidente della Regione, il Sindaco di Firenze e il commissario della Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino. Rifondazione comunista, con una domanda d'attualità presentata in Provincia di Firenze, chiede spiegazioni "circa la proposta di trasferimenti veicolata dalla stampa e chiede cosa intendano fare la Provincia e le Istituzioni per contrastare il piano distruttivo delle due fondamentali realtà cittadine, fugare i sospetti che l’obiettivo sia depotenziare la protesta dei lavoratori con proposte difficilmente realizzabili e con elementi di compensazione sociale come il trasferimento ad aziende partecipate ed enti pubblici". Calò e Verdi chiedono anche che "si ascoltino nella commissioni lavoro della Provincia Comune e Regione Toscana le rappresentanze sindacali e la Rsu aziendale, sui temi proposti di Ataf e del Maggio Musicale".

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