Turismo: nel 2013 la presenze di stranieri al +7.3%

Cristina Scaletti: “Dati incoraggianti”. Paolo Corchia, presidente della Consulta di Confcommercio: capire le potenzialità"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 giugno 2013 14:16
Turismo: nel 2013 la presenze di stranieri al +7.3%

FIRENZE- Primo trimestre 2013 incoraggiante per il turismo in Toscana: i dati dei primi tre mesi dell’anno, presentati in occasione del convegno ‘Turismo&Toscana’ a Firenze, parlano di un significativo aumento della presenza di turisti stranieri (+7,3%) e di un recupero sul fronte nazionale (-4,4% di turisti italiani a fronte del -5,5% del 2012). Il merito è anche della promozione sul web, per la quale la Toscana detiene il primato europeo. “Il turismo toscano tiene e grazie alle presenza straniere si riesce ad avere addirittura un dato positivo- ha detto l’assessore regionale alla cultura ed al turismo Cristina Scaletti presentando i dati – Già il 2012, rispetto alla media nazionale, aveva dato risultati comunque positivi, ma il primo trimestre del 2013 è decisamente incoraggiante.

Dobbiamo lavorare ancora di più per far crescere anche la domanda interna e dobbiamo ringraziare in particolare le aziende che in un momento come questo, con una crisi che colpisce in particolare chi di solito lavora con il mercato italiano, hanno resistito, hanno aumentato la loro competitività, ridotto i prezzi e grazie a questo sono tutt’ora presenti sul mercato e ancora vogliono lavorare con noi”. L’assessore ha inoltre ricordato un altro punto di forza nella proozione turistica della Toscana: “Abbiamo un altro primato – ha detto – che ci rende fieri, quello del web 2.0.

Il nostro sito, anche grazie al lavoro di Fondazione sistema toscana, è universalmente riconosciuto come il migliore in Europa dal punto di vista degli accessi, dei click, delle informazioni. Questo ci ha consentito di intercettare quella domanda straniera che spesso si avvale di internet non solo per documentarsi ma anche per scegliere e prenotare la propria vacanza”. Scendendo nel dettaglio, l’assessore ha sottolineato che “Ci sono segmenti come le città d’arte, la campagna, la collina, che non risentono in maniera importante della crisi.

Questo dipende essenzialmente dal fatto che sono location preferite dalla clientela straniera. Il balneare, invece, risente particolarmente del calo di domanda interna”. “La stagione che viene – ha aggiunto – sarà cruciale proprio per la costa. Auspichiamo che il lavoro fatto dall imprese del turismo, dalla Regione Toscana e dagli enti di promozione, possa aiutarci a migliorare anche il dato relativo al turismo nazionale”. I dati 2012 La sintesi del del rapporto Irpet sul turismo in Toscana ‘La congiuntura 2012′ illustra l’analisi dei flussi turistici nazionali e toscani e definisce il 2012 ‘anno nero’ del turismo italiano.

A cedere è il fronte interno, in particolare la domanda dei turisti provenienti dalle altre regioni italiane. Tuttavia il turismo toscano mostra una buona capacità di resistenza alla crisi, sia nel 2012 che in tutto il periodo critico 2007-2012. Tra il 2011 e il 2012 le presenze ufficiali in Toscana sono diminuite del -2,2% (contro il -5,4% italiano). I turisti italiani sono calati del 5,5% (contro il -11,2% nazionale) mentre gli stranieri sono aumentati dell’1,1% (a fronte di un calo dello 0,7% nazionale).

Se fino al 2011 la progressiva diminuzione delle presenze dei toscani era stata compensata dai turisti provenienti da altre regioni, nel 2012 sono proprio alcuni mercati importanti del centro-nord a cedere, in particolare la Lombardia (-5,2%) ed il Lazio (-7,7%). A soffrire sono soprattutto le località caratterizzate dal turismo balneare degli italiani, le provincie di Grosseto e di Livorno. Soffrono anche le località termali e le aree montane caratterizzate dal turismo degli italiani. Le città d’arte registrano un calo contenuto, che può esser letto come una pausa di riflessione dopo due anni consecutivi di vero e proprio boom. Complessivamente la destinazione campagna/collina è quella che perde meno (-0,2%), grazie alla forte presenza degli stranieri (circa il 70% delle presenze).

E’ infatti grazie agli stranieri che il segmento dell’agriturismo resta la sola categoria ricettiva in crescita (+1,5% le presenze). Anticipazioni sul 2013 I primi tre mesi del 2013 vedono i turisti in Toscana aumentare complessivamente dello 0,6%, un dato nel quale si sommano il calo del 4,4% di turisti italiani e l’aumento del 7,3% di quelli stranieri. Un dato particolarmente positivo se confrontato con quello nazionale, dove il saldo complessivo è negativo (-2,4%) ed il calo degli italiano (-4,2%) non ha un contrappeso altrettanto forte nell’aumento degli stranieri (+0,2%).

Aumentano i turisti in arrivo dalla Cina (10,6%), dalla Russia (4,8%), dall’India (2,2%). Aumenta anche il mercato scandinavo (+3,9%), mentre diminuisce quello statunitense (-3.1%). I turisti di lingua tedesca, che da soli rappresentano circa il 26% del mercato turistico in Toscana, tornano ad aumentare in maniera significativa (+8%), prenotano con largo anticipo, dimostrano molta attenzione per il rapporto qualità/prezzo e preferiscono vacanze ‘tematiche’ e ‘short break’ nelle città d’arte.

I Paesi che hanno dato risultati migliori, sono proprio quelli sui quali si sono concentrati gli specifici progetti di promozione portati avanti da Regione Toscana e Toscana Promozione. "Il turismo e' un settore strategico nella nostra Regione e deve essere sostenuto e incentivato, soprattutto nei segmenti più deboli e nelle zone ancora meno esplorate -commenta Paolo Corchia, presidente della Consulta del Turismo Confcommercio Toscana- Siamo certi che politiche di equilibrio tra sviluppo delle infrastrutture e conservazione paesaggistica di cui ha parlato già la scorsa settimana il Governatore siano un investimento necessario e favorevole all'incentivazione del turismo.

Nel dettaglio i dati ci dicono che cresce il ruolo dell'enogastronomia nelle motivazioni di viaggio, elemento sicuramente positivo poiché si tratta di un business che crea occupazione di qualità, che auspichiamo verrà supportata da politiche nazionali e regionali di formazione e di sgravi burocratici e fiscali. I parlamentari che "non vogliono una nazione di camerieri" non capiscono le potenzialità occupazionali del settore e continuano a pensare all'industria come unica attività produttiva in grado di creare ricchezza.

Anche quello del rapporto qualità prezzo è un fattore che influisce sulle scelte di viaggio in Italia e in Toscana, e questo significa che i nostri territori sono ancora appetibili dal punto di vista del prezzo. Non dobbiamo però dimenticare che negli ultimi anni molti imprenditori, per continuare a praticare prezzi contenuti, hanno avuto margini eccessivamente bassi, a causa anche degli alti costi del lavoro e della esasperata tassazione. Dovremmo tutti concentraci sulla qualità percepita dal turista: sistema dei trasporti, accessibilità ai disabili, servizi per le famiglie, consumazioni di qualità.

Wellness, sport, escursionismo, conoscenza culturale ma non solo museale. Sono obiettivi importanti che imprese e istituzioni dovranno perseguire insieme, affrontando i problemi in modo competente e approfondito, ma con velocità e risolutezza, senza perdersi ogni due o tre anni nella riorganizzazione del sistema toscano di promozione".

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