Selex, l'assessore Meucci: Nessuna trasformazione urbanistica

"E' una norma già prevista nell'ambito del nuovo Regolamento urbanistico". Per l'azienda 68 esuberi a Campi Bisenzio e 54 a Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 giugno 2013 14:45
Selex, l'assessore Meucci: Nessuna trasformazione urbanistica

Nell’ambito dell'assemblea organizzata stamani dai sindacati alla Selex, l’azienda fiorentina che sta vivendo una lunga e difficile vertenza, è emerso anche il tema del cambio di destinazione urbanistica dell’immobile che ospita lo stabilimento. A questo proposito, l’assessore alle Politiche del territorio Elisabetta Meucci precisa che “tale cambio di destinazione è assolutamente escluso”: infatti “per proporre all’amministrazione comunale trasformazioni di aree industriali nell’ambito della definizione del nuovo Regolamento urbanistico, è indispensabile che l’attività sia dismessa da almeno un anno dalla data di pubblicazione dell’avviso”, avvenuta il 19 marzo scorso.

Una norma contenuta nell’atto di avvio del procedimento del Regolamento urbanistico e indicata anche nel modulo per le proposte di trasformazione da indirizzare al Comune. “E’ evidente che per quanto riguarda la Seves non esiste alcuna possibilità di entrare in questa fattispecie, e quindi di rientrare nell’ambito delle trasformazioni previste dal nuovo Regolamento urbanistico - sottolinea l'assessore - Questa norma è stata voluta dall’amministrazione comunale proprio per casi come questi, a garanzia dei lavoratori e a tutela del tessuto industriale fiorentino”.

Per l'azienda 68 esuberi a Campi Bisenzio e 54 a Firenze. Calò e Verdi: "Un attacco infondato diretto al lavoro" La direzione di Selex Es presenta il piano esuberi conseguente la ristrutturazione dei vari stabilimenti e annuncia 1.938 esuberi dei quali 126 a Firenze (68 a Campi Bisenzio e gli altri 54 a Firenze città), in via Barsanti. "Si tratta - secondo i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - di un pesante piano antisociale che trova i suoi capisaldi in un attacco diretto al lavoro e occupazione". La Fiom Cgil nazionale ha chiesto di ritirare il piano e di rivedere la strumentazione proposta per gestire gli esuberi.

Inizia così la mobilitazione e lo stato di agitazione dei metalmeccanici per contrastare licenziamenti, dismissioni e la "desertificazione produttiva". Oggi, lunedì 10 giugno, si terrà un'assemblea alla presenza delle Istituzioni presso lo stabilimento di Via Barsanti mentre martedì 11 giugno sono previste quattro ore di sciopero indette da Fiom Cgil e Uilm Uil. Rifondazione Comunista nell'esprimere solidarietà ai lavoratori di Selex Es interessati da un pesante piano di ristrutturazione "fatto essenzialmente di licenziamenti, attacco al lavoro e ai diritti" chiede alle Istituzioni di sostenere la vertenza e di richiedere il ritiro dei licenziamenti.

Presentata in Provincia di Firenze una domanda d'attualità.

Notizie correlate
In evidenza