BCC di Signa: il ritorno alla tradizione delle piccole banche del territorio

Intervista di Nove da Firenze al Direttore Generale, Pier Francesco Francioli

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 giugno 2013 12:29
BCC di Signa: il ritorno alla tradizione delle piccole banche del territorio

di Nicola Novelli SIGNA- Ha avuto luogo la settimana scorsa a Villa Castelletti l'Assemblea dei soci della Banca di Credito Cooperativo Signa, un'istituto bancario radicato su 25 comuni di competenza, con nove filiali in provincia di Firenze e Pisa. gestite da oltre 100 dipendenti. Dell'esito dell'appuntamento annuale Nove da Firenze ha parlato con il Direttore Generale, Pier Francesco Francioli, nel suo ufficio di piazza Michelacci, a Signa. L'assemblea dei soci ha visto una grande partecipazione, con un'affluenza tale da creare lunghe code al seggio elettorale a Signa, un segnale di fiducia ritrovata? “Credo di sì -risponde Pier Francesco Francioli- un bel segnale per il nuovo Consiglio che sarà in carica per il prossimo triennio e per l'amministrazione della banca, in parte in carica appena da un anno.

Abbiamo presentato un bilancio in utile di € 1,3 milioni, grazie all'apporto dell'area finanziaria, nonostante la scelta strategica del Consiglio uscente di incrementare le riserve dal 25 al 39% per le pratiche problematiche. E questo pur contabilizzando una crescita del recupero sofferenze dal 65% al 70%”. In sintesi siete passati dallo scorso anno con una perdita di € 2 milioni, alla distribuzione di un utile del 2% ai soci nel 2013. Con quali strumenti avete perseguito questo risultato? “Prima di tutto con una politica di efficienza del personale e il blocco del turnover, che hanno prodotto un rapporto risorse intermediate/personale bancario sopra la media del sistema cooperativo -spiega il Direttore della BCC Signa- Credo che le donne e gli uomini che lavorano in banca si sentano sempre più parte di progetto di impresa, che li ha visti molto coinvolti anche in occasione dell'assemblea.

E colgo quest'occasione per rivolgere loro un grazie sincero per il lavoro svolto”. Qual'è il rapporto tra Signa e l'area del Cuoio, dopo la fusione con la BCC di Castelfranco di Sotto? “Le due realtà sono compatte, per merito soprattutto del presidente uscente, Maurizio Rugi -precisa Francioli- Certo la relazione è ancora migliorabile, perché l'area pisana del Cuoio manifesta grandi opportunità. E la nostra intenzione è quella di sfruttarle, con una filosofia operativa orientata a un ritorno alla tradizione delle piccole banche del territorio.

Prova ne sono i nostri impieghi medi, attestati tra i € 150 e i 170 mila, con una riduzione voluta della media delle giacenze dei depositanti. Oltre, come detto, all'efficienza che ha orientato la gestione comune di tutti gli sportelli”. E per quanto riguarda la direzione generale? “Abbiamo un bell'ufficio estero, lavoriamo a velocizzare le risposte, con tempi medi di 15 giorni, vogliamo sviluppare il micro-credito, la lotta all'usura. Intendiamo sviluppare la nostra filiale di Firenze, in piazza della Libertà -spiega il DG della Banca di Signa- il tutto senza demonizzare la grande impresa, grazie al sistema del Credito Cooperativo (ICCREA Holding, ecc.) che ci consente di essere competitivi, ma la nostra mission, ripeto, è un'altra”. Quanto è importante l'area finanza in questo periodo di risanamento dopo la grande crisi globale? “La finanza è stata decisiva per le banche -ammette Francioli- come per l'intero sistema.

Ma è giusto sottolineare che l'Italia non si è giovata degli aiuti che hanno ricevuto altri paesi europei. Sono convinto che il nostro sistema bancario sia strutturalmente sano e che anche il Monte dei Paschi, se non sopraggiungeranno imprevedibili sorprese, possa farcela a recuperare. Certo, nel frattempo gli altri istituti proveranno ad approfittare dell'epocale crisi della banca senese, BCC comprese, se sapranno operare in modo integrato sul territorio”. La crisi MPS ha reso evidente quanto sia ncessariomil sostegno bancario alla comunità di riferimento. “Guai alle banche che perdono di vista, o trascurano gli equilibri tecnici -afferma il Direttore della Banca di Signa- Ma nonostante tutto, nell'anno trascorso la nostra BCC è riuscita a distribuire al territorio risorse per € 350 mila, con pubblico elogio da parte degli enti locali, come delle associazioni di volontariato”. Di seguito gli esiti dell'assemblea dei soci della Banca di Credito Cooperativo Signa. ELEZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

::: Amministratori “SIGNA” ::: ::: Amministratori “CUOIO” ::: BALDINI ENZO BARTOLOMMEI RICCARDO BAMBAGIONI FRANCO MASSIMO BONAMICI VASCO BITOSSI GIANNI CIPRIANO ALDO CACIALLI PIER GIUSEPPE LAPI ROBERTO CAPACCIOLI CARLO SILVESTRI ALESSIO MANGANI FRANCESCO NISTRI STEFANIA PICCINI CARLO REGGIOLI FILIPPO RINDI STEFANO ROSSI FRANCO RUGI MAURIZIO
ELEZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
::: Presidente del Collegio ::: BAGNINI LUCA ::: Sindaci effettivi “SIGNA” ::: ::: Sindaci effettivi “CUOIO” ::: NANNINI LUCA NUTI MARCO MATTEOLI DAMIANO

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