Maurizio Rugi: Torniamo ad essere la banchina di un tempo

L'istituto di credito cooperativo di Signa punta sulle forze del territorio e sui giovani

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 maggio 2013 09:05
Maurizio Rugi: Torniamo ad essere la <I>banchina</I> di un tempo

di Maurizio Rugi Presidente uscente della Banca di Credito Cooperativo di Signa Siamo ormai giunti al termine di un altro mandato triennale nel corso del quale ho lavorato, all’interno della Banca di Credito Cooperativo di Signa, come componente del Consiglio d’amministrazione uscente. Nonostante quanto accaduto negli ultimi anni sono orgoglioso di dire che con la buona volontà di tutti, tanto dei Consiglieri uscenti che dei Soci, la situazione è stata gestita al meglio.

Sono cambiati la Presidenza, la Direzione generale, il Presidente del Collegio sindacale, e tutto questo è avvenuto in accordo con tutte le forze in gioco. Le vicende accadute negli ultimi anni non hanno danneggiato le potenzialità della nostra Banca, ma anzi, hanno fatto sì che le realtà di Signa e quella del Comprensorio del cuoio, non ancora omogenee, si amalgamassero in modo importante. Proprio l’operatività di tutti, infatti, si è dimostrata fondamentale in una fase delicata come quella che ci siamo trovati ad affrontare.

Pur operando in un contesto macro economico difficoltoso che ha portato a circa sei milioni di accantonamento (misura che la nostra Banca non aveva mai adottato nel corso della sua storia ma che le permette di stare tranquilla di fronte ad ogni eventualità) grazie al lavoro di un esecutivo professionale e con il significativo contributo dell’Area finanziaria, abbiamo chiuso il bilancio in utile per oltre un milione di euro, La Bcc di Signa si conferma insomma una realtà fondamentale per il nostro territorio, solida, con una struttura esecutiva importante, all’interno della quale sono stati apportati dei cambiamenti finalizzati a dare spazio a volti nuovi ed in particolare ai giovani, cosa che spero si possa fare anche nel Consiglio che i Soci vanno ad eleggere il prossimo sabato, 25 maggio.

Proprio in vista di questo appuntamento, per quanto riguarda l’area di Signa, rappresentata da un totale di otto membri all’interno del Consiglio che andiamo a rinnovare, insieme ad altri consiglieri uscenti, proponiamo quindi ben quattro nomi di giovani, tutti di età non superiore ai 40 anni, incentivando anche la presenza delle cosiddette “quote rosa”. Oltre a me, Maurizio Rugi, Enzo Baldini, Gianni Bitossi e Stefano Rindi, proponiamo infatti la candidatura di Filippo Reggioli, giovane avvocato specializzato in Diritto commerciale; Stefania Nistri, ex funzionaria del Centro Leasing oggi imprenditrice manifatturiera; Carlo Piccini, giovane imprenditore del settore calzaturiero; e Carlo Capaccioli, un altro imprenditore ma nel campo immobiliare.

Siamo convinti che questa fusione tra giovani e persone aventi già un’esperienza alle spalle permetterebbe di creare una buona sinergia tra il passato e il futuro, con la giusta dose di continuità ed innovazione, entrambe indispensabili alla politica della nostra Banca. Per quanto riguarda l’area del cuoio, invece, si uniscono alla nostra proposta due membri del Consiglio uscente, Riccardo Bartolomei, presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Pisa, e Vasco Buonamici, commercialista titolare del più vecchio ed importante studio di Fucecchio, ed un nome di spicco dell’imprenditoria di della zona, quello di Roberto Lapi, con notevole esperienza in diverse aziende del settore chimico e conciario.

Se i Signori soci vorranno accordarci la loro fiducia, in primo luogo ci impegnano a stare ancor più vicini al nostro territorio di afferenza, così da tornare ad essere quella “banchina” al fianco di tutti come un tempo: delle famiglie, degli imprenditori, delle tante piccole e medie aziende che sono l’anima della nostra terra. Vogliamo promuovere tante piccole operazioni, piuttosto che una sola, grande iniziativa. Il nostro essere radicati nel territorio, la conoscenza diretta con le persone, sono queste le migliori garanzie per la “nostra” Bcc, che intendiamo portare avanti anche in un percorso di vicinanza con le tante associazioni di volontariato del territorio e con le istituzioni.

In un momento di carenza di risorse come quello che stiamo attraversando, tengo a ricordare tra gli ultimi impegni il sostegno dato alla Protezione Civile, alle Misericordie di Lastra a Signa e San Mauro, all’assessorato al Sociale del Comune di Lastra e Signa per aiutare tante famiglie in difficoltà, oltre che per supportare importanti progetti di interesse generale. Da non sottovalutare, poi, le tante iniziative promosse in ambito culturale. Tra le prospettive future, l’incremento della collaborazione sui nostri territori ed in particolare nel Comprensorio del cuoio, dove ultimamente abbiamo avuto vari incontri sia presso l’Associazione Conciatori che nelle stesse concerie durante i quali abbiamo avuto il piacere di conoscere tanti validi imprenditori.

Si tratta di persone che si sono fatte da sole, che hanno raggiunto risultati importanti e che oggi gestiscono imprese ancora in crescita. Una collaborazione fra i due territori, quello signese e quello del cuoio, non potrà che essere motivo di successo ulteriore per tutti, per questo vorremmo anche dare vita ad un Comitato Soci allargato alle due aree di competenza così da avere un “termometro” che ci faccia capire le esigenze dei nostri Soci e consenta continuità e rinnovamento anche per ciò che concerne i futuri Consigli d’amministrazione. Sono orgoglioso di affermare che i Consiglieri uscenti (Claudio Bartali, Alberto Santini, Massimo Rocchini e Piero Colzi) hanno lavorato con grande serietà nell’interesse della Banca, con l’intento di fare il bene comune, ma senza mai perdere l’umiltà che li contraddistingue.

Ringrazio quindi tutti coloro che si sono dati da fare, gli stessi Consiglieri e tutta la struttura che ci ha aiutati in questo percorso, e mi scuso a nome di tutti se qualcuno ha pensato che avremmo potuto fare di meglio, ma assicuro che ce l’abbiamo messa tutta, con grande impegno e serietà. Adesso è importante passare il testimone, inserire nuove generazioni, portare avanti il ruolo che la Bcc di Signa si è guadagnata nel corso della sua storia, continuando a crescere come una delle poche Banche di Credito Cooperativo rimaste indipendenti sul territorio.

Un territorio che, tengo a ricordare, è il cuore pulsante della nostra Toscana. Insomma, ne siamo convinti: nonostante la crisi, esiste ancora il margine per crescere. Noi ci crediamo, e vogliamo farlo insieme a tutti Voi.

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