Incidenti stradali: taglio risarcimenti del 60% a 70 vittime toscane

La denuncia del consigliere Gian Luca Lazzeri (“Più Toscana”) anche sui casi di malasanità: “Rossi vada a Roma a difendere la dignità”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 aprile 2013 14:15
Incidenti stradali: taglio risarcimenti del 60% a 70 vittime toscane

«Se le nuove norme sul risarcimento del danno biologico proposte dal Governo Monti passassero, più di 60 persone che in media ogni anno sono vittime di incidenti stradali e casi di malasanità potrebbero veder ridotti i loro risarcimenti del 60%». È la denuncia del consigliere regionale del gruppo “Più Toscana” e membro della IV commissione “Sanità”, Gian Luca Lazzeri, che punta il dito contro il provvedimento che definisce la Tabella unica per il risarcimento standard del danno biologico alle vittime di incidenti stradali, in questi giorni in attesa della firma del presidente della Repubblica. «Il provvedimento – spiega – reca i valori standard per indennizzare le menomazioni che vanno dalle lesioni di lieve entità a quelle comprese fra 10 e 100 punti d’invalidità.

Valori, predisposti dal Governo Monti, che prevedono risarcimenti ridotti in alcuni casi anche del 60% rispetto agli attuali fissati dall’Osservatorio per la giustizia civile di Milano e ritenuti finora da Cassazione e Parlamento un parametro di riferimento equo per risarcire danni alla persona. Questi valori contemplano sia il danno morale che quello biologico, riconosciuti oggi congiuntamente in sede giudiziaria. Se il decreto Monti passasse le nuove disposizioni sgraverebbero le compagnie assicurative dal risarcire il danno morale umiliando pesantemente la dignità delle vittime.

In Toscana questo significherebbe, riferendosi ai dati 2011, tagliare almeno dieci milioni di euro a 67 persone vittime di incidenti stradali (60 casi di cui 11 solo a Firenze) e malasanità (7 casi). Per questo motivo chiediamo al presidente Enrico Rossi di fare la propria parte e rappresentare a Roma la voce delle vittime toscane e il loro diritto alla salute per evitare che anche l’ultimo barlume di giustizia di un equo risarcimento non venga spazzato via per sempre nell’indifferenza generale».

Notizie correlate
In evidenza