Cessano le attività, aziende toscane chiudono e licenziano

Trattative difficili: le scelte sono limitate o obbligate. Il caso Sun Chemical e Comincet.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 aprile 2013 20:07
Cessano le attività, aziende toscane chiudono e licenziano

Si è riunita oggi pomeriggio in Palazzo Medici Riccardi l’unità di crisi relativa all’azienda Sun Chemical. Presenti alla riunione il Presidente e Assessore al Lavoro della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, l’Assessore alle Politiche del Lavoro del Comune di Firenze, Sara Biagiotti, le Rsu assistite dalle Organizzazioni Sindacali e, per l’azienda, Francesco Bova e Nicola Mugnai. L’azienda ha ufficializzato con una comunicazione agli organi istituzionali l’apertura della procedura di mobilità per 71 lavoratori per la chiusura dello stabilimento fiorentino.

Si è resa comunque disponibile ad attivare tutti gli ammortizzatori sociali e le misure di politica attiva volte alla ricollocazione del personale interessato dalla procedura di mobilità. Le Organizzazioni Sindacali, pur non condividendo la volontà aziendale di cessazione del sito produttivo di Firenze, hanno dato la loro disponibilità a incontrarsi con l’azienda per continuare il negoziato. Provincia e Comune di Firenze hanno preso atto delle volontà delle Organizzazioni Sindacali e della proprietà ed auspicano che il clima costruttivo constatato nella seduta di quest’oggi continui nelle prossime fasi della trattativa. E anche il caso del licenziamento di cinque lavoratori del consorzio Comicent di Pescia che ha di recente cessato le attività produttive è stato al centro, questa mattina, dell’audizione della commissaria liquidatrice del consorzio stesso, Elena Lorenzi, chiamata in commissione Agricoltura a dare spiegazioni sull’intera vicenda e in particolare sul mancato ritiro delle lettere di licenziamento auspicato nei giorni scorsi dai sindacati. “Non è stato possibile ritirare il provvedimento di licenziamento in quanto, se così si facesse, vorrebbe dire che vengono automaticamente meno le ragioni della cessazione delle attività del Comicent e questa è una strada purtroppo impraticabile”, ha affermato la Lorenzi, che ha però aggiunto che “nei giorni scorsi avrei piuttosto voluto avviare un confronto ufficiale con i sindacati in modo da individuare le migliori soluzioni possibili, ma ciò non è stato possibile”. Nella commissione presieduta da Loris Rossetti, Pd, stamani erano presenti anche il Comune di Pescia e l’Uncem. Secondo quanto ha affermato la Lorenzi “per i cinque lavoratori sono in ogni caso disponibili due diverse opzioni che consentirebbero loro di avere altri sbocchi lavorativi” anche se la stessa Lorenzi, poi, ha precisato che “entrambe le soluzioni, una a tempo determinato e l’altra a tempo indeterminato, non garantirebbero però ai lavoratori i medesimi trattamenti economici del Comicent”. Il presidente Rossetti, a nome della commissione, ha ringraziato per le informazioni ricevute e ha promesso “la massima attenzione”

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