Toscana, il problema dei cinghiali è un rebus senza soluzione

Legambiente condivide l'allarme degli agricoltori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 febbraio 2013 13:39
Toscana, il problema dei cinghiali è un rebus senza soluzione

In commissione Affari istituzionali e generali del Consiglio regionale della Toscana sono spuntati due articoli che hanno fatto insorgere le organizzazioni professionali agricole e che sembrano rispondere all’errata convinzione che il disastro ambientale ed economico causato dalla fallimentare gestione venatoria degli ungulati possa essere risolto ripercorrendo una strada che si è rivelata sbagliata: quella della caccia e dell’esclusione degli agricoltori, cioè di chi subisce i maggiori danni economici.

Gli “emendamenti” che stranamente sono stati presentati in prima commissione e non nella loro sede naturale, la Commissione agricoltura, riguardano lo spinoso capitolo dei risarcimenti danni alle colture agricole causati dalla fauna selvatica, che rischiano drastici tagli, e l’istituzione dei Centri di assistenza venatori (Cav) gestiti dalle associazioni venatorie ai quali verrebbero affidate le attività di assistenza procedimentale. Ha ragione Coldiretti a denunciare quello che sembra un regalo elettorale e una polpetta avvelenata depositata in Regione da qualche “manina” che pensa che la malattia si possa curare con chi l’ha diffusa con una gestione scellerata della fauna al solo scopo consumistico/venatorio, combinando veri e propri disastri ambientali come nel caso dei cinghiali provenienti dal centro-Europa.

Un disastro pagato in primo luogo dalla biodiversità e dall’agricoltura che si trovano a confrontarsi con la più alta densità di cinghiali europea in una regione con la più alta densità di cacciatori. E’ evidente che il sistema non funziona. La caccia non è il rimedio ma, come dimostra anche l’esperienza francese, una gran parte della soluzione può venire dagli agricoltori. Il trappolamento deve essere esteso al di fuori delle aree protette in maniera sostanziale e dando agli agricoltori il sostegno economico necessario, risarcimenti compresi, e i cinghiali catturati.

Esperienze come quelle dell'Ente Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano all’Isola d’Elba, dimostrano che le trappole sono il mezzo più efficace per ridurre le popolazioni di cinghiali e che possono essere affiancate, dentro le aree protette, da abbattimenti selettivi mirati e concordati che abbiano l’obiettivo di ridurre drasticamente l’impatto degli ungulati su fauna e flora protette e l’attività agricola. La gestione venatoria del cinghiale si è trasformata in un disastro perché punta ad incrementare la risorsa ed incrementare il caniere e non a ridurne davvero il numero fino ad arrivare alla sostenibilità ecologica. Le istituzioni non possono continuare a delegare la soluzione di questo problema ad altri con artifici, come i Cav, si tratta di una grave questione ambientale, economica e sociale che devono affrontare in prima persona, con la concertazione, la condivisone e senza trucchi e favori.

Confermato nuovamente dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Firenze, Dott. Bocciolini, il sequestro preventivo degli animali della cascina degli orrori di Signa (Firenze). L’indagata ha cercato di rientrare in possesso degli animali, sulla base di una nuova relazione dell’ASL competente sulla cascina che aveva dichiarato, per l’ennesima volta, l'assenza di irregolarità nella struttura. Il provvedimento smentisce nuovamente, come già fatto dal GIP, dal Tribunale del Riesame e dallo stesso PM, quanto asserito dalle relazioni dei veterinari dell’Asl, confermando l’esigenza della misura di sequestro e le ipotesi di reato di uccisione e macellazione clandestina. "Sono di fatto cadute le inadeguate, inattendibili e superficiali relazioni tecniche di un servizio veterinario che poche settimane or sono aveva partecipato ad una cena di sostegno in favore dell’indagata e aveva rilasciato dichiarazioni alla stampa locale contro i provvedimenti della Procura di Firenze e le attività di custodia affidate alla LAV – dichiara Roberto Bennati, Vicepresidente LAV – Ci siamo domandati fin da subito quali fossero le garanzie di terzietà ed indipendenza di veterinari schierati in favore di un’indagata e, dalla lettura di quanto certificato, abbiamo ravvisato l’esigenza di contestare tali contenuti." La partecipazione dei Medici Veterinari dell’Asl alla cena in sostegno dell’indagata è stata anche oggetto di un’interrogazione all'Assessore regionale alla Sanità da parte del Consigliere Regionale Romanelli.

Gli animali e gli affidatari ora potranno vivere serenamente e gli animali vivere in buone condizioni di benessere e igienico sanitarie, in linea con le caratteristiche etologiche degli animali. La Provincia di Siena, viste le imminenti scadenze fissate dalla normativa regionale e dal Disciplinare provinciale per il rilascio delle autorizzazioni per gli appostamenti fissi di caccia, ricorda ai cacciatori i principali adempimenti. Gli adempimenti per la conferma annuale. La validità delle autorizzazioni rilasciate negli anni scorsi è subordinata al rispetto dei tre adempimenti di conferma annuale: il pagamento della tassa di concessione regionale; l’acquisizione del consenso del proprietario (solo in caso di scadenza del consenso precedente) e l’invio alla Provincia - entro e non oltre giovedì 28 febbraio - del modulo di conferma annuale, contenente il consenso del proprietario del terreno (se necessario) e corredato dall’attestazione di pagamento della tassa regionale.

Il modulo può essere consegnato a mano presso l’ufficio Risorse faunistiche - in via delle Sperandie, 47 a Siena - oppure tramite spedizione postale, nel qual caso farà fede la data del timbro postale. Solo il completo rispetto della procedura per la conferma annuale entro il 28 febbraio estende alla stagione venatoria 2013-2014 la validità dell’autorizzazione rilasciata. Il mancato completamento della procedura costituisce motivo di decadenza dell’autorizzazione. Le possibili variazioni in sede di conferma.

La conferma annuale delle autorizzazioni per gli appostamenti fissi di caccia dà la possibilità di variare l’elenco dei frequentatori dell’appostamento e di trasferire la titolarità dell’autorizzazione a un’altra persona, purché iscritta nell’elenco dei frequentatori da almeno un anno. Le nuove collocazioni geografiche degli appostamenti fissi già autorizzati dovranno essere richieste alla Provincia entro il 28 febbraio, utilizzando l’apposito modulo, insieme alla conferma della validità annuale.

Le nuove autorizzazioni potranno, invece, essere richieste dal 1 al 31 marzo 2013. Appostamento complementare. La Provincia di Siena ricorda, infine, che l’appostamento complementare può essere installato entro un raggio di 35 metri dell’appostamento principale per colombacci. E’ stata introdotta la facoltà di richiedere liberamente, in modo semplice e senza spese di istruttoria, una modifica della autorizzazione per quanto attiene l’appostamento complementare, sia richiedendo l’istallazione, dove esso non sia autorizzato, che rinunciando a quello eventualmente già autorizzato.

In entrambi i casi, il titolare dell’appostamento potrà utilizzare l’apposita sezione del modulo di conferma annuale. Informazioni. Tutta la modulistica e le informazioni sono disponibili on line sul portale della Provincia di Siena, nell’area tematica Risorse faunistiche, all’indirizzo http://www.provincia.siena.it/Aree-tematiche/Risorse-faunistiche/Caccia/Appostamenti-fissi-di-caccia. L’Ufficio Risorse faunistiche - in via delle Sperandie, 47 a Siena - è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 13, e il martedì e il giovedì anche dalle ore 14 alle ore 17.

Per ulteriori informazioni, è possibile parlare con Mauro Fazzi, chiamando il numero 0577 241417 oppure inviando un fax al numero 0577 45358 o un’e-mail all’indirizzo fazzi@provincia.siena.it, e Sandra Ravagni, al numero 0577 241407, fax 0577 45358, e-mail ravagni@provincia.siena.it. I Tesserini della Caccia anno 2012/2013 devono essere riconsegnati all’Ufficio Relazioni con il Pubblico (U.R.P.) del Comune di Pontassieve, via Tanzini, 30 Pontassieve (piano terra) entro martedì 20 marzo 20132, nei seguenti giorni e orari: dal lunedì al sabato dalle ore 8,30 alle 12,30 ed il martedì e giovedì dalle ore 15,15 alle 17,45 Info: URP Ufficio Relazioni con il Pubblico Comune di Pontassieve, tel.

055 8360261/268

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