L’ipermetropia: dalla diagnosi alla terapia ottica e chirurgica

L’incontro è promosso dall'associazione Ottici Optometristi di Confcommercio Firenze e dalla Clinica Oculistica dell’Università di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 gennaio 2013 15:20
L’ipermetropia: dalla diagnosi alla terapia ottica e chirurgica

Un seminario di aggiornamento sull’ipermetropia, dedicato a tutti i medici oculisti ed ottici optometristi del territorio fiorentino per confrontarsi sulle nuove terapie per combattere uno fra i più diffusi difetti della vista. L’appuntamento, dal titolo “L’ipermetropia: dalla diagnosi alla terapia ottica e chirurgica” promosso dalla Clinica Oculistica dell’Università di Firenze in collaborazione con l’Associazione Ottici Optometristi-Confcommercio Firenze è per domani, venerdì 1° febbraio nell’aula Magna dell’ospedale di Careggi alle 8.30. Ad introdurre i lavori sarà il prof.

Ugo Menchini, direttore della Clinica Oculistica “Riteniamo si tratti di una iniziativa che, sempre nell’ambito delle rispettive competenze, rappresenta un momento di confronto significativo, anche nell’ottica di un' auspicabile sempre maggiore collaborazione tra le due categorie”. Dopo un saluto ai partecipanti del convegno da parte del presidente della Provincia Andrea Barducci saranno aperti i lavori con l’intervento del dott. Roberto Volpe con una lezione sulla ‘Fisiopatologia dell’ipermetropia”. “Possiamo considerare questo incontro come il punto di arrivo di un percorso iniziato dieci anni fa – afferma Gianni Ristori presidente dell’Associazione Ottici Optometristi di Confcommercio Firenze - durante il quale sono stati trattati tutti gli aspetti legati ai difetti della vista come la miopia, l' astigmatismo la presbiopia, il cheratocono ed ora l'ipermetropia..

Si completa dunque un percorso che crediamo possa avere arricchito entrambe le categorie attraverso lo scambio delle reciproche esperienze e conoscenze, con indubbie ricadute positive sui pazienti, veri fruitori di ogni progresso". L’iniziativa è resa possibile grazie al sostegno di Essilor Italia, all’apporto di Chianti Banca e di Medical Service e si è arricchita negli ultimi due anni anche di uno spazio espositivo per la strumentazione.

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