Le liste delle nuove formazioni per le politiche 2013: la situazione in Toscana

Le elezioni per il rinnovo dei due rami del Parlamento italiano: la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica si terranno domenica 24 e lunedì 25 febbraio 2013. Le iniziative e le mobilitazioni sul territorio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 gennaio 2013 19:45
Le liste delle nuove formazioni per le politiche 2013: la situazione in Toscana

"Ornella De Zordo, avvertita che il suo nome è comparso nella mailing list di 'Cambiare si può' tra le possibili candidature, dichiara di non essere stata interpellata e comunque di non essere disponibile a candidarsi, non avendo peraltro mai partecipato al percorso che ha portato alla formazione della lista Ingroia". Con questa affermazione, inviata ai responsabili di 'Cambiare si può' la capogruppo della lista di cittadinanza fiorentina perUnaltracittà smentisce in maniera netta la sua candidatura al parlamento con la lista Rivoluzione Civile dell'ex pm Antonio Ingroia. "Ho scoperto con sorpresa che il mio nome era stato citato tra le persone "disponibili" a candidarsi - ha detto De Zordo -, tanto più che sono di recente intervenuta in merito per scrivere la posizione di perUnaltracittà, che non ha ritenuto di partecipare al percorso di 'Cambiare si può'.

Come sempre la nostra azione, fuori e dentro il palazzo, è puntuale e concreta, finalizzata a sostenere vertenze già esistenti e a stimolare quelle emergenti nel nostro territorio sul fronte dei diritti, dei servizi, dell'uso e abuso del territorio. Non ci interessano scalate personali verso il parlamento. Riconosciamo la legittimità di rinnovare persone e modi della politica, ma ad oggi nessun tentativo serio è stato portato avanti, quindi l'esperienza di perUnaltracittà non può che restare nel nostro orizzonte naturale che è quello legato al territorio in cui ci muoviamo nell'articolare le nostre proposte alternative alle scelte di un governo locale che mette al centro della sua azione le anacronistiche e pericolose politiche liberiste. Vediamo che esiste oggi un fronte sociale esteso ma non organizzato, ricco di analisi politica ma a cui manca un riferimento di rappresentanza politica.

Per questo abbiamo guardato con attenzione, anche se dall'esterno, alla nascita del cosiddetto "quarto polo" che nelle ultime settimane ha indicato Ingroia come candidato alle politiche. E dispiace constatare come questo processo stia producendo un risultato - la "lista Ingroia"- che non sembra confermare i presupposti di partenza: essere nettamente antiliberista e praticare una nuova modalità di fare politica. Non troviamo infatti nell'agenda di Ingroia - precisa ancora la consigliera De Zordo -, che non a caso ha fatto incaute quanto inutili aperture al Pd, né una netta critica strutturale ai vincoli europei di matrice liberista, con conseguente lotta alla disoccupazione e allo sfuttamento del lavoro e dell'ambiente, né quel rinnovamento autentico delle pratiche politiche che, solo, può riavvicinare i tanti delusi a una partecipazione attiva al voto.

Non basta che ci siano persone oneste e non basta la lotta alla corruzione (punti comunque imprescindibili): ci vuole un'alternativa all'economia di mercato che ci ha condotto alla crisi in cui siamo, ci vuole un'altra idea di Europa e il rifiuto di norme che ci hanno imposto il fiscal compact e il pareggio costituzionale di bilancio. Infine, non ci piacciono partiti personali né liste in cui si ricicla un ceto politico responsabile di molti danni alla sinistra italiana. Peccato. Ma le cose vanno viste per quello che sono, e la lucida consapevolezza, anche se spiacevole, è sempre meglio di illusioni a cui aggrapparsi per non accettare una realtà che non vorremmo.

Solo da lì pensiamo che possa partire un'azione efficace alternativa al liberismo, al governo Monti e a chi lo ha sorretto. Noi- conclude la De Zordo -, insieme a tante altre realtà di movimento, ci siamo". Avvocati, mamme, imprenditori: è questa la pattuglia toscana di “Fare per Fermare il Declino”, il movimento guidato dall’economista Oscar Giannino. I candidati sono 33 (20 alla Camera e 13 al Senato), la loro età media è di 52 anni e rappresentano uno spaccato di società civile ben lontano dal refrain del movimento elitario.

“Chi godrà delle nostre riforme – spiegano – saranno coloro che hanno talento ma oggi sono schiacciati da un sistema che non premia chi se lo merita, soffocati dall’Italia delle corporazioni e delle raccomandazioni”. Il capolista alla Camera è Oscar Giannino, seguito dall’imprenditore agricolo Giordano Masini. Al Senato, il capolista è il professore grossetano Biagio Muscatello, seguito dal fiorentino Paolo Parrini. Nella lista sono rappresentate tutte le zone della Toscana, con una particolare presenza di grossetani, fiorentini, pratesi e pistoiesi.

Ci sono imprenditori e imprenditrici, ma tra i candidati hanno trovato spazio anche liberi professionisti. “I nostri candidati vengono tutti dalla società civile- dice lo stesso Giannino - è gente che non si tira indietro di fronte alle spese di una campagna elettorale ed è limpidamente pronta all’esperienza di confronto in una Regione che esercita un monopolio dell’interlocuzione politica e della distribuzione degli incentivi alle imprese. Non ci fermeremo il 27 febbraio, qualunque sia il responso elettorale”. “In Toscana – sottolinea l’economista - l’offerta politica è cristallizzata da decenni in senso unidirezionale.

Se ciò ha portato a una maggiore efficienza nell’offerta di servizi rispetto ad altre aree d’Italia, il fatto che la società civile cerchi risposte solo da una parte politica, nel lungo periodo comporta dei problemi. L’interlocuzione a senso unico porta infatti quella parte politica che si vede sempre premiata a crogiolarsi nella sicurezza di poter dare risposte senza che la società civile possa distinguere e valutare soluzioni alternative. La responsabilità pesante di questa situazione ce l’ha chi, nella Seconda Repubblica, ha fatto un’opposizione mai capace di offrire persone e soluzioni credibili e all’altezza.

Penso a Firenze, dove a fronte di un MatteoRenzi che comunque ha innovato (a lui e alla sua battaglia per il rinnovamento all’interno del Pd abbiamo guardato con grande interesse) il Pdl ha risposto offrendo un ex campione di calcio. E’ ovvio, a quel punto, che la società civile si volga verso un voto certo e non di cambiamento. Ora i tempi sono cambiati, in Toscana come nel resto d’Italia: si tratta di dare una risposta con un’offerta politica diversa dai vecchi partiti, perché per noi la finta contrapposizione etica della Seconda Repubblica tra Berlusconi e Bersani – conclude – è stata accomunata da scelte di finanza pubblica analoghe di cui tutti noi paghiamo il prezzo”.

Da qui l’appello di Giannino: “Ecco perché ci auguriamo che i cittadini toscani sappiano guardare con grande attenzione alla nostra offerta politica fuori dagli schemi partitici, lontana dalla destra, dalla sinistra e da questo nuovo centro di Monti, nella cui “società civile” vediamo gli stessi difetti che abbiamo visto nella Seconda (e addirittura della Prima) repubblica. Abbiamo un programma di numeri concreti, elaborati dai migliori economisti italiani all’estero: indicando di abbattere l’Irap e gran parte dell’eccesso di contributi sociali sulle imprese che desertificano le Pmi, abbiamo fiducia che i toscani sappiano vedere in un’offerta politica diversa da quella a senso unico praticata per decenni una risposta all’altezza dei problemi italiani”. Fermento anche sul fronte dei Radicali.

Parte oggi la mobilitazione radicale per la raccolta firme per presentare alla prossima competizione politico/elettorale la lista di scopo "Amnistia, Giustizia e Libertà" che porrà al centro del proprio programma politico la "drammatica situazione della giustizia italiana". Domani, presso l'Hotel "CASTRI" in Piazza Indipendenza a Firenze, dalle ore 16 in poi, mobilitazione straordinaria dei militanti per cercare di raggiungere il numero necessario per la presentazone delle liste (disponibili su www.amnistiagiustizialiberta.it). Il Partito democratico Empolese Valdelsa si mobilita in vista delle elezioni politiche di domenica 24 e lunedì 25 febbraio.

Sono state organizzate varie iniziative che toccheranno tutti i comuni del Circondario. Agli incontri parteciperanno i quattro candidati: Caterina Cappelli e Dario Parrini, in lista alla Camera dei Deputati e Laura Cantini e Rossana Mori, candidate al Senato della Repubblica. Si inizia mercoledì 16 gennaio alle 21.30 al circolo arci di Pozzale (via Sottopoggio per San Donato, Empoli); giovedì 17 sempre alle 21.30 incontro al circolo arci di Lazzeretto (via 2 settembre, Cerreto Guidi); venerdì 18 alle 21.30 al circolo arci di Casenuove (via Fratelli Cairoli 8, Empoli). Venerdì 18 gennaio si terrà alla Fondazione I Care di Fucecchio (via I settembre 42) una cena di apertura della campagna elettorale alla quale prenderanno parte tutti e quattro i candidati.

Sarà un’importante occasione per conoscere il programma del Pd e i candidati. Per prenotazioni telefonare allo 0571 700023. Saranno Alessia Petraglia e Renzo Ulivieri a guidare la delegazione di candidati al Parlamento di Sinistra Ecologia e Libertà che domani, martedì 15 gennaio, alle 10,30, si recherà presso lo stabilimento occupato della Richard-Ginori, per manifestare la propria vicinanza e solidarietà ai lavoratori in lotta. All'iniziativa prenderanno parte anche rappresentanti dei circoli di SEL di Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Calenzano ed esponenti della società civile. Successivamente, intorno alle 12,00, la delegazione si sposterà presso il Centro Commerciale "I Gigli", per incontrare i lavoratori e le lavoratrici impegnati in questi mesi contro la liberalizzazione delle aperture nei giorni festivi.

Sarà anche l'occasione, questa, per fare il punto della situazione insieme ai dipendenti della FNAC, il cui posto di lavoro è messo a rischio dalle voci di chiusura del punto vendita di Campi Bisenzio.

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