Sas: non c'è obbligo di vendita, Panchetti confermato alla guida dell'azienda

L'opposizione di destra e di sinistra chiede la 'rimozione' del Presidente del Consiglio di Ammministrazione perché ''inadeguato'', l'assessore Petretto: ''lo sorveglierò''

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 gennaio 2013 18:06
Sas: non c'è obbligo di vendita, Panchetti confermato alla guida dell'azienda

"Fino ad oggi, tutti hanno speso parole in favore dei lavoratori di SAS, criticando la pessima gestione dell'azienda da parte del CdA nominato dal sindaco Renzi. Oggi, affinché non restassero solo tante belle parole, abbiamo presentato un atto ufficiale per chiedere al sindaco di rimuovere il presidente Panchetti, da lui stesso scelto e nominato, dal vertice dell'azienda, mettendo tutti i consiglieri comunali di fronte ad una scelta: salvare la SAS ed il futuro dei lavoratori, oppure salvare la poltrona del Dott.

Panchetti. La maggioranza (PD e IDV) non ha votato la mozione (voti favorevoli di PDL, FDI, SEL e Lista Galli), "salvando" di fatto Panchetti e dimostrando finalmente chi fa l'interesse dei lavoratori coi fatti e chi invece lo fa solo a parole". Questo il duro commento di Francesco Torselli (FDI) e Marco Stella (PDL) alla votazione di questa mattina in Commissione Controllo. "La cosa grottesca - spiegano i due consiglieri di centrodestra - è che perfino l'assessore Petretto non sa più come difendere le politiche aziendale dei vertici di SAS, tanto che oggi ha perfino annunciato di "sorvegliare" il Dott.

Panchetti durante le prossime riunioni con le rappresentanze sindacali dei lavoratori". "Oggi - concludono Torselli e Stella - avevamo l'opportunità di "mandare a casa" un presidente palesemente inadeguato al ruolo che ricopre, offrendo una chance a SAS per il proprio futuro, ma la maggioranza ha preferito difendere la poltrona del presidente. Pur giudicandolo inadeguato a guidare SAS, abbiamo stima dell'uomo e del professionista Panchetti, auspichiamo quindi che sia lui, per dignità, a non accettare il tutorato dell'assessore e rimetta subito le proprie dimissioni per tornare a svolgere il suo lavoro, settore sicuramente a lui più congeniale". Dall'audizione dell'Assessore Petretto in Commissione Controllo è altresì emerso che non c'è più l'obbligo della Legge nazionale della spending review di vendere la società Servizi alla Strada: "Sicuramente una buona notizia - afferma il Consigliere comunale Tommaso Grassi - per chi ha riconosciuto in questi mesi la validità del lavoro svolto per evitarne la vendita e per i dipendenti che vi ci lavorano, ma rimane nelle parole dell'Amministrazione il dubbio che, evitata l'imposizione alla alienazione per Legge, il Sindaco Renzi voglia proseguire ugualmente nel piano di vendita ai privati dell'azienda." "Chiediamo quindi di dire una volta per tutte -prosegue Grassi- se l'Amministrazione vuol comunque venderla e si assumerà la responsabilità della scelta politica oppure aspetterà soltanto qualche altra possibile norma nazionale come scusa per procedere alla svendita dell'ennesima azienda.

Se un problema esiste nell'azienda risponde al nome di Moreno Panchetti, attuale Presidente del Consiglio d'Amministrazione che, abbiamo appreso stamani, verrà 'commissariato' dall'Assessore Petretto nelle trattative per la riorganizzazione aziendale con le rappresentanze istituzionali: egli infatti sarà presente come 'osservatore speciale' agli incontri coi sindacati. Crediamo che piuttosto che tenerlo ancora a capo dell'azienda sarebbe stato consigliabile procedere alla sua rimozione da Presidente e procedere al nuovo rinnovo del Consiglio d'Amministrazione : non vorremmo che non si facesse ciò solo per difendere l'apparenza e la faccia del Sindaco Renzi che lo ha voluto a capo dell'azienda e perchè i membri del Consiglio d'Amministrazione con indennità si ridurrebbe ad uno solo, che verrebbe affiancato da due dipendenti comunali senza che quest'ultimi possano prendere alcun emolumento." Grassi allude infine a un possibile conflitto di interessi dello stesso Petretto e di Renzi: "Il Presidente Panchetti abbiamo avuto modo di constatare nelle sedute di Commissione ha dimostrato di essere inadatto al ruolo, di non rispettare il Consiglio comunale e di prestare anche poca attenzione a rispondere agli indirizzi del Comune e ci ha sorpreso nettamente che l'Assessore stamani in audizione abbia confermato piena fiducia e piena soddisfazione per il lavoro del Presidente: - conclude Grassi - non vorremmo che su questa valutazione assolutamente sorprendente abbia influenza la presenza nel Consiglio d'Amministrazione del figlio dello stesso Petretto e ancor prima il fatto noto a tutti, che Panchetti sia l'allenatore di calcio del fido renziano e futuro Onorevole Luca Lotti, Ci chiediamo, scherzosamente, quindi se non fosse il caso vista la partenza per Roma del capo-segreteria del Sindaco Lotti, di rimuovere anche il suo allenatore di calcio ?"

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