Arrestato a Firenze il secondo componente del commando animalista

Era fuggito in Francia dopo l'azione ai danni dell'azienda di Montelupo fiorentino, l'uomo si trova ora nel carcere di Sollcciano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 gennaio 2013 20:05
Arrestato a Firenze il secondo componente del commando animalista

E' stato rintracciato in Francia, precisamente nel Nord del Paese, il secondo componente del commando animalista che la notte di Capodanno ha appiccato il fuoco ai mezzi del Centro Latticini di Montelupo Fiorentino. Il gruppo che si riconosce sotto la sigla Alf (Animal Liberation Front) si è reso responsabile anche di altri danneggiamenti in altre aziende toscane la cui attività è legata al trasporto o alla macellazione di bestiame. L'uomo, datosi alla fuga subito dopo l'incendio del 31 dicembre 2012 , è stato fermato nella mattinata odierna dagli uomini della Sezione Antiterrorismo della Digos di Firenze diretta dal Vice Questore Aggiunto Roberto Ricciardi, in collaborazione con il personale della DIGOS di Siena, mentre rientrava in Italia.

Il lavoro di intelligence della Digos fiorentina ha permesso di monitorare tutti gli spostamenti dell’indagato durante la sua fuga all’estero: sembra che l'uomo si fosse rifugiato presso conoscenti, animalisti anche loro, incontrati su Facebook. Questi, consapevole dell’ impossibilità di poter proseguire la sua fuga all’estero poiché – grazie all’incessante attività della DIGOS- isolato e privato della rete di collaborazione indispensabile per condurre una eventuale latitanza fuori dall’Italia, si è reso reperibile stamane, nei pressi dei caselli autostradali di firenze impruneta, costituendosi dopo una lunga trattativa telefonica con il funzionario della Polizia di Stato, responsabile della sezione antiterrorismo. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente, Procuratore Capo Giuseppe Quattrocchi e Sostituto Procuratore Sandro Cutrinelli, l’indagato è stato condotto presso il carcere di Sollicciano.

Sono in corso ulteriori attività investigative finalizzate alla ricerca del terzo componente del gruppo nonché alla ricostruzione della rete dei contatti dell’indagato all’estero.

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