Dipendenti Palazzo Vecchio, buste paghe più leggere nel 2013, di quanto?

Da ieri in vigore l’integrativo deciso unilateralmente dall’amministrazione comunale e comunicato ai sindacati il 27 dicembre: per i lavoratori significa in media oltre 200 euro in meno al mese in busta paga. Titta Meucci replica: "sono 100 euro in meno"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 gennaio 2013 14:32
Dipendenti Palazzo Vecchio, buste paghe più leggere nel 2013, di quanto?

"Oltre duecento euro di media in meno in busta paga ogni mese, da ieri, per i dipendenti del Comune di Firenze. E’ il regalo che il sindaco Renzi, messe alle spalle le primarie e con esse promesse e rassicurazioni sul problema dei fondi per il salario accessorio del personale, ha fatto trovare sotto l’albero ai propri dipendenti" gridano i sindacati. Il 27 di dicembre l'amministrazione comunale ha fatto recapitare alle organizzazioni sindacali un verbale per l'adozione “unilaterale temporanea” del Contratto Integrativo decentrato 2013. “E’ l’unico caso in Italia in cui un’amministrazione comunale ha deciso di andare giù con la mannaia sulle retribuzioni dei propri dipendenti – dice Daniela Volpato, della segreteria nazionale Funzione Pubblica Cisl-.

Stigmatizziamo tale modo di procedere come un fatto gravissimo nella forma e nella sostanza perché in nome di una tutela meramente formale rispetto alle contestazioni della Corte dei Conti e del Ministero dell'Economia verso il Comune di Firenze, si scaricano tutte le contraddizioni di questa vicenda sulle spalle dei lavoratori, in dispregio di fondamentali regole di correttezza delle relazioni sindacali e delle prerogative di contrattazione.” “Stiamo assistendo ad uno spettacolo sconcertante – prosegue Volpato- in cui, a fronte di un blocco della contrattazione nazionale e di un periodo difficilissimo per i dipendenti e le loro famiglie, il Comune di Firenze decide di procedere da solo scrivendo di suo pugno un contratto integrativo su una notevole quantità di istituti contrattuali che non trova giustificazione, come l'amministrazione Renzi vuole far credere, nell'assicurazione della continuità e del miglior svolgimento della funzione pubblica.” “Il Comune, se avesse usato correttezza e serietà, avrebbe aperto ad una riflessione più responsabile ed equilibrata con lavoratori e sindacati in cui, usando anche i percorsi di riorganizzazione e razionalizzazione dell'Ente, aprire a nuove forme di produttività derivanti da economie di gestione che la stessa normativa nazionale prevede di poter utilizzare, fino al 50% dei risparmi ottenuti (art.

16 D.L.98/2011).” “Viceversa – prosegue Volpato - si è preferito tagliare i fondi senza alcuna misura di recupero virtuoso di risorse con cui motivare il personale e favorire una partecipazione dei propri dipendenti (oltre 5.000); si è preferito entrare a gamba tesa e giocare nell'ambiguità fino alla fine dell'anno tagliando di fatto indennità di responsabilità, indennità per i dipendenti degli asili nido, indennità di disagio e annullando i progetti per la retribuzione del lavoro festivo e notturno.

In compenso notiamo che niente è stato fatto sui componenti assunti a chiamata dalla giunta Renzi nel proprio apparato, per cui sarà opportuno andare a verificare spesa, criteri di selezione e effettiva necessità.” “Sul piano contrattuale infine – conclude Volpato - la Cisl si riserva di verificare la legittimità dell'azione della giunta Renzi, che vuole disciplinare su una casistica di istituti contrattuali che mal rispondono alle condizioni dell'art. 40 della Legge 165. Anche su questo agiremo nelle sedi opportune, diffidando fin d'ora l'Amministrazione a procedere su questa linea di scorretta unilateralità.” Intanto l'Unione Sindacale di Base insorge alla notizia di una nuova assunzione a chiamata: "Si tagliano gli stipendi a coloro che sono entrati per concorso ed hanno il tempo indeterminato e si continua a spendere per gli incarichi ex articolo 110 comma 1 del Testo Unico Gestione e Manutenzione Direzione Servizi Tecnici" ''Il taglio medio del salario accessorio dei dipendenti del Comune di Firenze, che riguarda complessivamente circa 4.500 lavoratori, è di 100 euro lordi al mese: va da un minimo di 50 euro ad un massimo di 200 (per circa 700 lavoratori), sempre lordi.

E stupisce molto che un sindacato serio e responsabile come la Cisl, che siede al tavolo della trattativa e sa benissimo qual è la situazione, diffonda dati lontani della realtà sia riguardo l’entità dei tagli, sia rispetto al quadro politico e normativo di riferimento. Dati che i nostri dipendenti non si meritano, perché avrebbero il diritto di essere informati correttamente dai propri rappresentanti”. E’ quanto dichiara l’assessore al Personale Elisabetta Meucci, replicando ad un volantino pubblicato oggi dalla Cisl di Firenze. “Come le organizzazioni sindacali sanno bene, si tratta di una vicenda che coinvolge circa 4500 lavoratori, che questa amministrazione ha ereditato e che abbiamo dovuto affrontare dopo l’inchiesta del Mef (ministero Economia e finanze) e la presa di posizione della Corte dei Conti” spiega l’assessore.

Gli aumenti ora ‘sotto accusa’ non sono frutto di un errore, ma della contrattazione decentrata del 2001: “Si tratta di cifre percepite in assoluta buonafede dai dipendenti – precisa Meucci - ed anche per questo abbiamo messo in atto ogni mezzo possibile per tutelare i lavoratori, cercando di coniugare le richieste del ministero con la salvaguardia degli stipendi”. Le disposizioni nazionali di legge, in base alle quali il ministero ha dichiarato eccessive le somme erogate a partire dal 2001, prevedono anche che se entro il 31 dicembre scorso non fosse stato adeguato il contratto aziendale, dal 1° gennaio tutti i lavoratori avrebbero perso interamente l’integrativo in busta paga.

“Per questo l’amministrazione ha agito unilateralmente, come del resto prevede la legge – sottolinea Elisabetta Meucci – Ed è stata una decisione presa per senso di responsabilità e non certo per arbitrio, arrivata dopo un percorso di contrattazione con i sindacati durato dieci mesi”. “Purtroppo non siamo arrivati ad un accordo – aggiunge l’assessore – ma come i sindacati ben sanno il tavolo rimane aperto e l’amministrazione è pronta a discutere sull’impiego delle risorse disponibili per il salario accessorio 2013”.

L’assessore Meucci replica anche alla polemica per l’assunzione di un dirigente dei Servizi tecnici. “Lo ‘spoil system’ non c’entra niente. C’era da sostituire rapidamente un ingegnere che ha chiesto il trasferimento in un’altra città; previo avviso pubblico per un posto di dirigente, abbiamo selezionato un professionista che avrà una grande responsabilità, dovendosi occupare della direzione di tutti i cantieri del Comune”.

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