Il Comune sfratta le associazioni dalla Rete Civica

Tutte le realtà della società civile fiorentina hanno un mese di tempo per eliminare le proprie pagine web pubblicate nel sito dell'amministrazione comunale negli ultimi 15 anni. Si tratta di oltre 200 soggetti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 dicembre 2012 22:26
Il Comune sfratta le associazioni dalla Rete Civica

di Nicola Novelli Sembra arrivato al capolinea il progetto della Rete Civica Unitaria del Comune di Firenze, nata nel 1999, con l'obiettivo di creare un punto di raccolta degli spazi web della società civile di Firenze sull'allora nascente rete Internet. Per questo l'amministrazione comunale aveva promosso l'adesione al progetto delle Associazioni di Volontariato, offrendo le proprie infrastrutture IT (indirizzo Internet e mail, spazio web auto-gestito, assistenza tecnica). Venerdì scorso Giovanni Carta, dirigente dell'Ufficio Gestione canali di comunicazione, ha annunciato a tutte le associazioni che pubblicano in Rete Civica, che devono procedere entro poche settimane all'esportazione dei contenuti dei propri siti presso altri domini.

A supporto dello “sfratto” digitale delle associazioni sarà disponibile l'ufficio PIC Sistemi della Direzione Sistemi Informativi. In una mail indirizzata alle associazioni Giovanni Carta spiega che “Il Web è divenuto parte della nostra quotidianità e giorno dopo giorno sono venute meno le barriere che ostacolavano la produzione di siti autonomi da parte di privati, o associazioni, portando attualmente a costi irrisori la possibilità di aprire una propria finestra sul Web”. In sintesi, nell'era dei social network e adducendo la necessità di mettere in pratica le Linee Guida per i siti web delle Pubbliche Amministrazioni (Direttiva 8/2009 del Ministro per la P.A.

e innovazione), il Comune di Firenze ha deciso di porre fine all'iniziativa che fu progettata quasi 15 anni or sono. Nel febbraio 1997, più di cento amministrazioni pubbliche, uffici periferici dello Stato e Comuni della Provincia di Firenze avevano cominciato a dare vita alla Rete Civica Unitaria di Firenze. Gli enti promotori del progetto erano proprio Prefettura, Regione Toscana, Provincia e Comune di Firenze, che intesero così mettere a disposizione il proprio patrimonio informativo per distribuirlo attraverso una rete telematica unitaria inserita nella rete telematica regionale e quindi in Internet.

Tra gli ideatori la capo di Gabinetto del Comune di Firenze, Rosa Maria De Giorgi, oggi assessore della Giunta Renzi. Il piano originario, concertato tra enti locali e prefettura, prevedeva che nella home page dell’amministrazione comunale fosse inserita una voce “associazioni e volontariato”, per mettere a loro disposizione aree di libera espressione autogestite allo scopo di incentivare e valorizzare il contributo dei soggetti della vita della nostra comunità. Nel 2000 avevano giù aderito al progetto web quasi trenta associazioni di volontariato.

Nel 2009 le associazioni che avevano scelto di essere presenti con le loro pagine sulla Rete Civica erano diventate 224. Tra queste i Donatori del Midollo Osseo, gli Amici dei musei fiorentini, Amnesty International, l'A.N.P.I. Oltrarno, il Centro Donne contro la violenza "Catia Franci", la Memoria in ricordo dei caduti, per fatti di terrorismo, delle forze dell'ordine e dei magistrati, il gruppo donatori dipendenti del Comune, il Centro studi e documentazione Assi Giglio Rosso, il Centro Tempo reale, il Centro UNESCO, la C.G.I.L.

aziendale del Comune, il Comitato provinciale del CONI, il C.R.A.L. dipendenti del Comune, il Comitato Regionale della Federazione Ciclistica Italiana, la Fondazione A.N.T. Onlus, le Fondazioni Ernesto Balducci e Giorgio La Pira, il FORUM per i problemi della pace e della guerra, la Lega Italiana per la Lotta contro l'AIDS, Manitese Firenze onlus e tantissime altre. Non si sa come, se il web è gratuito per le associazioni, pare invece che sia diventato molto caro per le istituzioni. Infatti nella mail Giovanni Carta aggiunge: “Vi è la necessità di dedicare e concentrare le sempre più esigue risorse finanziarie, energie umane e risorse IT (anche in termini di spazio disco) sulle nuove sfide tecnologiche che ci attendono.

La creazione di nuove forme di accordi (endorsement) che riguardano il mondo degli Open Data, delle apps per dispositivi mobili e dei social network, rendono inoltre quanto meno obsolete le forme previste dal progetto sopra menzionato”. Infine l'ultimatum: il Comune di Firenze procederà all'annullamento dell'area web aperta alla società civile a partire dal 30 gennaio 2013, giorno in cui eliminerà gli spazi allocati a tutte le Associazioni. Per le associazioni non sembra una bella notizia: “Par di capire che il Comune di Firenze ritira così un'offerta di visibilità elettronica della quale si giovavano tante associazioni, compresa la nostra -spiega a Nove da Firenze Girolamo Dell'Olio, il presidente di Idra- Non sembra un progresso e ci scusiamo per l'ignoranza del vocabolario tecnico del quale fa uso Giovanni Carta nel motivare questa scelta: non tutti hanno avuto modo di acquisire questo livello di linguaggio.

Potrebbe cortesemente spiegarci con termini un po' più tradizionali che cosa ha indotto il Comune di Firenze a non proporci nemmeno un'alternativa?” Le associazioni si sono giovate sinora della visibilità digitale offerta dal sito del Comune, ma anche l'amministrazione fiorentina, grazie allo spazio offerto alle associazioni in questi tre lustri, ha potuto fregiarsi del titolo di Rete Civica, un concetto che esprime appunto la partecipazione delle società civile allo sviluppo dell'area web del Comune.

Se la Giunta deciderà di dare luogo allo sfratto mediatico, sarà opportuno che l'Amministrazione sappia essere coerente a questa scelta strategica evitando scrupolosamente di utilizzare il termine Rete civica in tutti i documenti ufficiali e nei canali di comunicazione (per esempio i comunicati stampa del Comune). Altrimenti potrebbe a buon diritto essere accusata di abuso di titolo. Senza la partecipazione dei cittadini di Firenze, il sito rimarrà soltanto lo spazio web di un ente pubblico.

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