Si ravvivano dibattito politico e preoccupazioni sindacali all’indomani della notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati del presidente della Giunta regionale Enrico Rossi in merito all’inchiesta sul buco di bilancio della Asl apuana. Brutta faccenda quella dell’ASL di Massa: soldi pubblici che scompaiono in mani disinvolte. “Abbiamo fatto per mesi - ormai da più di 2 anni - precise e circostanziate domande al Presidente Rossi in merito alla serie di ‘buchi’ riscontrati nei bilanci dell’Asl 1 nel tempo in cui egli era assessore regionale alla Sanità.
La verità politico-amministrativa è che Rossi non ha mai voluto o potuto o saputo rispondere: insomma non ha mai fatto chiarezza. Ciò ben prima, e al di là, di ogni sviluppo giudiziario”. Così i consiglieri regionali del Popolo della Libertà Jacopo Ferri e Stefano Mugnai –rispettivamente presidente della commissione d’inchiesta sulla Asl 1 e vicepresidente della commissione regionale Sanità– “La Commissione d’Inchiesta regionale, prima, e quella parlamentare poi hanno infatti potuto ricostruire una serie di situazioni e di fatti, nonché raccogliere una mole di documentazione, tali da evidenziare un ruolo assolutamente diretto del dipartimento regionale alla sanità sull’Asl 1 come, immaginiamo, sulle altre.
Ruolo sul quale Rossi non può continuare a negare le proprie responsabilità politiche né continuare a tacere. Ricordiamo – incalzano Ferri e Mugnai – che sono almeno due le interrogazioni consiliari che attendono, anch’esse, da tempo, ufficialmente, risposta: una risalente al 27 aprile 2011 e l’altra al 27 giugno 2012. Per questo è stato ed è davvero ridicolo aver sentito e sentire ancora oggi Rossi dire: ‘Sono stato io a denunciare il fatto’ o sentire dire, a lui stesso o alla direttrice generale della Asl 1 De Lauretis, che è stato lui a volere la certificazione dei bilanci Asl”, proseguono i due esponenti del PdL.
“Ebbene, il bilancio 2009 dell’Asl di Massa-Carrara era certificato: ma si è rivelato ‘bucato’! Ebbene, al momento della evidenza pubblica del ‘buco’ Rossi è andato in Procura: ma prima ha lasciato il professor Persiani all’Asl 1, anzi ne ha valorizzato il ruolo, come coadiutore della commissaria De Lauretis; e quest’ultima ha avuto il ‘coraggio’ di rimettere al posto di ‘controllo’ del bilancio la dottoressa Vernazza, collaboratrice più stretta di Ermanno Giannetti. Perché?”, domandano Mugnai e Ferri. "Ora in questa vicenda viene tirato dentro Enrico Rossi.
Chi, accusandolo, coinvolge il governatore della Toscana è un ex indagato, poi condannato, proprio in seguito alle sue circostanziate denunce. Bene,vedremo quali saranno gli sviluppi. Intanto, visto che al momento nulla contraddice il fatto che Rossi fin dall’inizio è stato dalla parte delle vittime gabbate, cioè i cittadini massesi e toscani, a lui va la nostra solidarietà e la nostra profonda stima politica" rassicura Lucia Mango, Segretario regionale Pdci Toscana. Intanto i lavoratori dei maggiori Istituti Privati dell’Area Fiorentina sono stati informati da parte delle aziende del “fondato timore del pericolo di un mancato rinnovo delle convenzioni con le strutture e delle inevitabili conseguenze a ciò connesse …” Da anni gli Istituti Privati, tramite convenzione con le ASL hanno offerto servizi indispensabili ai cittadini.
