Renzi: ''Assunti per merito, non per conoscenza'' dipendenti comunali insorgono

Il sindaco durante il confronto pubblico tra i 5 aspiranti premier del Partito Democratico torna sulla amata meritocrazia, ma i dipendenti di Palazzo Vecchio non ci stanno

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 novembre 2012 15:02
Renzi: ''Assunti per merito, non per conoscenza'' dipendenti comunali insorgono

“A un giovane direi che questo sarà un Paese dove trovi lavoro se conosci qualcosa e non se conosci qualcuno” questo uno degli "slogan" più efficaci del Sindaco Matteo Renzi durante la sfida in TV in vista delle Primarie del PD. Un confronto che ha avuto una anticipazione con l'immagine pubblicata dal sito nazionale del Partito con i 5 candidati ritratti nella Locandina dei Fantastici 4 più Silver Surfer. Una immagine che ha contrariato molti e fatto gridare agli ideatori "Bigotti" a chi non l'ha capita nel suo significato più profondo. Dal confronto sono emerse le debolezze ed i punti di forza di ciascun candidato, oltre ad una cornice di interventi estemporanei che hanno lasciato una lunga coda di sfottò su internet, da quel "Oscar Giannetto" pronunciato dalla sostenitrice di Vendola che "la mia domanda vuol sapere" rivolta a Renzi, fino al conduttore che dopo tre domande si dimentica di dare la parola alla Puppato.

Ad ottenere un risultato a sorpresa sarebbe stato proprio il Silver Surfer di turno, Tabacci. Mentre la sfida a due tra Bersani e Renzi ha visto il primo contrariato e balbettante davanti ad uno show fuori dalle proprie frequenze, ed il secondo a suo completo agio nel rispondere sorridente sugli applausi dei supporters risultati i più scalmanati in studio, l''oppure'' candidato Nichi Vendola ne avrebbe giovato del feeling mostrato con Matteo Renzi e, secondo i sondaggi, avrebbe scalato posizioni.

Il Day After però è destinato a contenere l'entusiasmo di tutti, ciascuno nella sua nicchia si sarebbe difeso bene, ma resta salva anche l'idea di un centro sinistra più forte, nonostante sia diviso in 5, perché capace di confrontarsi. E' stato il primo confronto italiano vissuto direttamente su Internet, dalla trasmissione del programma in streaming su Sky fino all'ultimo commento ricevuto. Ma la parte dei leader del web l'hanno fatta i candidati Twittatori. Nell’analisi di Blogmeter i “twittatori” unici sono risultati essere 21.072 ed hanno generato 180 milioni di impression.

Se si guarda la “sentiment analysis”, dalla mole di tweet analizzati Renzi e Bersani sono quelli che ne escono meglio. Le opinioni espresse nei loro confronti raccolgono il maggior numero di messaggi positivi, Renzi raggiunge il 55%, Bersani il 54%. Questo è solo una delle evidenze emerse dall’analisi di Blogmeter circa l’impatto su Twitter del dibattito organizzato da Sky Tg24 tra i candidati alle primarie del centro sinistra. Un programma trasmesso in televisione, ma commentato diffusamente sui social network, in primis su Twitter.

Un assaggio di quella che gli americani chiamano la “second screen experience” ovvero una fruizione non più solitaria, ma collettiva grazie ai social media, cui si accede attraverso dispositivi mobili, dal divano di casa. Il primo dato interessante è che l’hashtag più usato per identificare le discussioni non è stato quello ufficiale, #ilconfrontoskytg24, bensì quello lanciato da un giornalista molto seguito @nomfup ossia #csxfactor Nell’arco della giornata di ieri il volume totale dei tweet riguardanti il dibattito è stato pari a 147.162, il 67% dei quali contiene almeno uno dei due hashtag principali utilizzati per aggregare le discussioni.

Restringendo l’analisi al periodo che va da mezz’ora prima a mezz’ora dopo la messa in onda emerge la pubblicazione di 127.426 tweet, con una media di 927 tweet al minuto e con tre picchi di oltre 1.500 tweet al minuto. I “twittatori” unici sono risultati essere 21.072 ed hanno generato un numero di impression, ossia il numero di persone, non uniche, potenzialmente raggiunte dai messaggi scritti, pari a circa 180 milioni. Un primato per una trasmissione televisiva italiana , che scalza il precedente record di oltre 100.000 tweet fatto registrare dal terzo live show di X Factor, che vedeva protagonista la popolare teen band One Direction che spopola su Twitter. I picchi principali di discussione si sono avuti in tre momenti topici: il primo delle 21.22 quando i cinque sono stati invitati a rivolgersi a Sergio Marchionne, il secondo alle 22.22 quando Bersani e Vendola citano rispettivamente Papa Giovanni e il Cardinal Martini come figure di riferimento della sinistra, il terzo alle 22.28 durante gli appelli conclusivi.

I termini più citati nei messaggi di testo di 140 caratteri sono stati quelli dei candidati, nell’ordine Renzi (42.688 tweet), Bersani (30.358), Vendola (29.336), Tabacci (16.349), Puppato (14.055). Di seguito Marchionne (3.998) e il tema del “lavoro” (3.448). I messaggi più virali durante la messa in onda grazie ai retweet ricevuti sono stati quelli ironici di Simona Siri, Luca Bizzarri e Z di Zoro. Tra i candidati i tweet inviati alla fine della trasmissione da Pierluigi Bersani “Bel confronto dai che siamo forti”, Matteo Renzi “Grazie a tutti.

È bello pensare che le primarie restituiscano dignità alla politica. Io #Adesso in camper verso Firenze: domattina al lavoro “ e Nichi Vendola “Mamma quanto ho sudato, grazie a tutti”. “E’ evidente che politici e broadcaster, anche se per fini diversi, non possono più ignorare i segnali provenienti dagli utenti attivi della rete, sia per comprenderne le opinioni che per ricevere nuovi stimoli”, afferma Vincenzo Cosenza, Social Media Strategist di Blogmeter. La serata trasmessa da Sky è stata seguita anche dai dipendenti di Palazzo Vecchio in aperto contrasto con il primo cittadino. "Bella frase di grande effetto, sopratutto per tutti coloro che non conoscono il format applicato dal Sindaco Renzi al Comune di Firenze. La vicenda della contrattazione integrativa al Comune di Firenze sta attraversando una fase di grande preoccupazione per gli oltre 4000 dipendenti che hanno rischiato e rischiano di vedere le proprie retribuzioni tagliate dall'indagine del Ministero delle Finanze. La grande Assemblea dell'Obihall ancora una volta ha evidenziato l'assoluta latitanza del Sindaco sulle vicende del personale e il suo disimpegno, perdurato nel tempo, nel non aver colto l'attacco politico sferrato alla contrattazione. In questi due anni il Sindaco ha fatto proprio l'opposto di ciò che ha dichiarato in TV: non si è assolutamente occupato di coloro che non conosceva (i dipendenti comunali), ma ha fatto lievitare in maniera consistente la spesa del personale, attivando circa 40 contratti a chiamata (quelli che si instaura in virtù di un rapporto fiduciario fra la politica e la burocrazia), ha reclutato, attraverso l'istituto della mobilità in entrata, le sue “conoscenze”, ha piazzato uomini e donne ancora di sua fiducia in organismi ed enti affiliati al Comune. Ha ridimensionato fortemente la dirigenza a tempo indeterminato a favore di quella a chiamata, ha rimosso e trasferito quelli che “conoscevano” qualcosa, ma non conoscevano lui, insomma ha fatto proprio l'opposto del suo slogan televisivo. Ed infine sui servizi: il Comune di Firenze si è impoverito, non solo per la spending review, ma perché le scelte compiute fino ad oggi hanno progressivamente ridotto il perimetro pubblico a vantaggio di quello privato.

La prospettiva di estendere gli asili nido è affidata ad un incremento degli “asili nido aziendali”, che non rappresentano certo un allargamento dei servizi per tutti i cittadini, la scuola dell'infanzia è progressivamente dismessa perché non si vuole investire in termini di personale per mantenere un progetto educativo scolastico di qualità, i servizi sociali subiscono un forte ridimensionamento della gestione pubblica. Il Comune del Sindaco Renzi non ha più un'anima, una coesione al suo interno, la professionalità delle donne e degli uomini che ci lavorano è fortemente sottovalutata, si respira un'aria di grande delusione. Dove sta la coerenza del Sindaco Renzi tra ciò che “insegue e promette” nel confronto televisivo e ciò che pratica nel governo della città? Noi non l'abbiamo trovata" così conclude la nota della Funzione Pubblica Cgil al Comune di Firenze.

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