La droga arriva dall'Olanda, per posta. Sette indagati a Firenze

Indagati 7 giovani. Sono 7 le persone indagate per traffico illecito di sostanze stupefacenti nell’ambito di un sequestro di corrispondenza eseguito ieri al centro smistamento di Poste Italiane a Sesto dalla Polizia Postale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 ottobre 2012 14:58
La droga arriva dall'Olanda, per posta. Sette indagati a Firenze

Sono 7 le persone indagate per traffico illecito di sostanze stupefacenti nell’ambito di un sequestro di corrispondenza eseguito ieri al centro smistamento di Poste Italiane a Sesto dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Firenze. A segnalare l’anomalia alle forze dell’ordine è stata la stessa S.p.a. che da tempo collabora con le Autorità per contrastare il fenomeno dell’invio di droga per corrispondenza. Nei casi accertati ieri dagli inquirenti le 7 lettere incriminate, provenienti tutte dai paesi bassi, erano destinate a giovani di età compresa tra i 20 e i 26 anni.

Nelle loro abitazioni, a Firenze e provincia, gli agenti diretti dal Dr. Alfredo Pinto hanno rinvenuto e sequestrato altro stupefacente per un totale di 50 grammi tra hashish e marijuana Ieri pomeriggio le volanti hanno catturato un albanese di 38 anni sul quale pendeva un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal Tribunale di Vicenza nel 2006. L’uomo era ricercato nell’ambito di un’inchiesta che lo vedeva implicato in un fiorente traffico di stupefacenti gestito nel 2005 da un gruppo di albanesi che importava cocaina dal Sudamerica e la rivendeva sul territorio vicentino. Negli anni, lo straniero era riuscito a far perdere le proprie tracce all’estero dove era riuscito a procurarsi documenti albanesi falsi.

Dopo aver cambiato nome, era recentemente rientrato nel nostro paese con un nuovo passaporto. Ieri gli agenti guidati dal Commissario Capo Marco Colurci lo hanno sorpreso durante una serie di controlli straordinari del territorio nei pressi di un circolino in via Fanfani mentre era in compagnia di un altro suo connazionale pregiudicato sempre per reati connessi agli stupefacenti. Accertata la sua vera identità il cittadino albanese è finito a Sollicciano. Per i fatti di ieri dovrà rispondere anche di false generalità a pubblico ufficiale e possesso di documenti falsi.

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