Stazzema, la Toscana torna all'incubo del 1944 e chiede spiegazioni

Evangelisti (Idv) a Monti: "Governo chieda a Berlino la prosecuzione del processo"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 ottobre 2012 13:09
Stazzema, la Toscana torna all'incubo del 1944 e chiede spiegazioni

La Procura di Stoccarda ha deciso di non processare gli ex gerarchi tedeschi sospettati di aver preso parte al massacro di Sant'Anna di Stazzema, per insufficienza di prove. Sono passati 'solo' 68 anni ed il sipario calato su una delle più tragiche stragi della Guerra lascia la Toscana incredula e abbandonata. "Il Governo deve attivarsi formalmente presso le autorità tedesche per chiedere che venga portato avanti il procedimento a carico dei responsabili di questa efferata strage di civili".

Lo chiede, in un'interrogazione urgente al Presidente del Consiglio Mario Monti, depositata questa mattina a Montecitorio, l'on. Fabio Evagelisti, Segretario Idv Toscana, in riferimento alla notizia che la Procura di Stoccarda ha deciso di non processare gli ex gerarchi tedeschi sospettati di aver preso parte al massacro di Sant'Anna di Stazzema, per insufficienza di prove. "Il 12 agosto 1944 si consumò a Stazzema l’efferato eccidio nazista nel quale rimasero uccise 560 persone, tutte civili", ricorda Evangelisti.

"Apprendiamo con sgomento, invece, che per la procura di Stoccarda tale massacro non è documentato da prove sufficienti a determinare responsabilità per i diciassette accusati che ancora sono in vita in quanto la semplice appartenenza a un'unità delle Waffen-SS non appare sufficiente a determinare la colpa di un singolo. Tra l'altro, Gerhard Sommer, uno degli accusati e ora novantunenne, fu condannato nel 2005 all'ergastolo insieme a altri otto imputati con sentenza emessa dal tribunale militare di La Spezia ma le autorità tedesche hanno sempre negato l'estradizione". “L'eccidio di Sant'Anna di Stazzema ci ricorda che i valori culturali e storici sono i mattoni della coscienza di una nazione", continua Evangelisti.

"Su quelle montagne sono morte cinquecento persone, donne, bambini, anziani, uomini, gente che vi si era rifugiata per sfuggire agli orrori della guerra e che invece sono state massacrate dalle truppe di Reder. Se cade la memoria per questi crimini, cade tutto”. "Quella della magistratura tedesca è una decisione scandalosa che offende la memoria delle vittime e addolora chiunque ancora creda giusto e doveroso cercare verità e giustizia per gli anni bui della Seconda Guerra Mondiale", ha concluso Evangelisti.

"Per questo crediamo al Premier Mario Monti di far valere la sua credibilità internazionale per ottenere dalle autorità tedesche la ricerca della verità e l'attribuzione delle responsabilità".

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