Polo del camper in mostra a Parma

Alla Fiera del Camper di Parma in mostra molti modelli delle tante marche toscane.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 settembre 2012 22:14
Polo del camper in mostra a Parma

Alla Fiera di Parma si è appena chiusa l’edizione 2012 del Salone del Camper. Nel weekend di apertura della terza edizione de Il Salone del Camper 2012 boom di presenze con circa 45.000 visitatori, il 2% in più dello stesso periodo dello scorso anno. Le presenze al Salone crescono, quindi, in controtendenza rispetto agli altri Saloni europei. Grande successo del “Rental Pack 99 euro” con 1.000 voucher venduti in poche ore. Numeri di accessi record anche al sito internet del Salone. La manifestazione, organizzata da Fiere di Parma e APC-Associazione Produttori Caravan e Camper, si riconferma così il punto di incontro più importante in Italia - e il secondo in Europa - per aziende produttrici, addetti ai lavoratori e amanti e curiosi del turismo en plein air.

Il “Rental Pack a 99 euro”, il voucher che dà la possibilità, a soli 99 euro, di noleggiare un camper dal venerdì sera al lunedì mattina, è andato a ruba: nel primo weekend del Salone non sono bastati i 1000 “Rental Pack 99 euro” messi a disposizione. L'iniziativa, ideata da Fiere di Parma e APC-Associazione Produttori Caravan e Camper in collaborazione con Assocamp - alla sua seconda edizione - sta rapidamente raggiungendo l’obiettivo di avvicinare nuove potenziali fasce di utenti al settore del turismo en plein air.

Nell’ambito del Salone sono stati presentati i dati sulla ricerca effettuata su 700 utilizzatori del voucher 2011. Il risultato è molto incoraggiante: il 56% non aveva mai provato una vacanza in camper, il 97% si è detto soddisfatto dal pacchetto e lo consiglierebbe a conoscenti e amici, il 92% vorrebbe ripetere il viaggio in camper. Come al solito tante le aziende produttrici dalla Toscana, terra di camper fin dagli anni settanta con le splendide caravan della Roller di Calenzano. Ormai la maggior parte di queste aziende produttrici hanno lasciato la caratteristica di azienda familiare per entrare a far parte di ben più consolidate aziende francesi o tedesche.

Anche se rimangono alcuni casi di riaperture da parte di ex proprietari che si rilanciano nella sfida del mercato italiano ed europeo. Al Salone del Camper è stato fatto anche il punto sull’industria del caravanning con dati aggiornati al 2012. Il Made in Italy, infatti, si conferma particolarmente richiesto nei mercati esteri. La quota della produzione destinata all’export balza dal 62% registrato nel 2011 al 76% del primo semestre del 2012. L’interesse verso il viaggio in camper en plein air, che si mantiene vivo e crescente, è dimostrato anche dal fatto che il segmento Nuovo+Usato resta invariato rispetto agli anni scorsi con 28.496 camper.

I turisti che scelgono di viaggiare all’aria aperta infatti sono 5,6 milioni, di cui quasi 2 milioni in camper. Il trend positivo da segnalare è, inoltre, il crescente numero di giovani coppie che si sta progressivamente avvicinando ad una vacanza plein air. Quello che invece abbiamo potuto notare durante la nostra visita al salone ci ha fatto pensare. Abbiamo notato mansardati, profilati, camper puri ma tutti con prezzi medi 35/37/40.000 euro. Ci ha fatto piacere vedere che quasi tutte le aziende hanno saputo proporre i camper puri (Van) che offrono in circa sei metri una ottima possibilità di fare “plein air”.

Ma questi sono diventati ormai, a parte solo alcuni casi, le uniche possibilità per avere un camper con quelle misure. Tante invece sono le proposte dai sei metri e mezzo in poi, ma ancora di più verso i sette metri. Le lunghezze e il prezzo non favoriscono certo un primo approccio al mercato dell’aria aperta, anche considerando il periodo di “crisi” e il prezzo della benzina e del gasolio. Forse, per migliorare ancora di più l’appetibilità di questa vacanza e dell’acquisto di questi mezzi, occorrerebbe tornare a misure più contenute (circa sei metri) ed abbandonare alcune caratteristiche che fanno lievitare il prezzo a sproposito.

Auspichiamo che il prezzo di primo accesso sappia arrivare ai 30.000 Euro che potrebbe essere un bel trampolino per la piena ripresa anche in Italia di questo comparto.

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