Libri usati: quelle nuove edizioni che gravano sulla spesa delle famiglie

Ogni anno migliaia di studenti cercano il modo di ridurre i costi per i libri e l'attrezzatura scolastica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 settembre 2012 03:03
Libri usati: quelle nuove edizioni che gravano sulla spesa delle famiglie

Settembre, è tempo di migrare. Tempo di comprare i libri, anzi è già tardi. Gli operatori del mercato nel capoluogo fiorentino si dicono in grossa difficoltà, non solo per una questione di crisi, ma anche per una logica del sistema che lascia tutti con l'amaro in bocca. Un libro pagato 100, restituito al mercato ricavando 30, rivenduto a 50. Un sistema che da anni consente di risparmiare denaro, carta e, se va bene, anche di trovarsi una versione già fatta o un problema risolto a margine della pagina. "Il picco di richieste lo abbiamo verso fine luglio - spiegano i librai - perché le liste vengono consegnate tra giugno e le vacanze estive.

A quel punto dobbiamo studiare il nostro inventario e capire cosa poter riproporre e cosa invece ci resterà in deposito". Tanti i volumi che ogni anno restano sullo scaffale più alto, perché vecchi, perché superati dalle nuove edizioni. Ma sono necessarie le nuove edizioni? Perché fanno tanto arrabbiare quei genitori abituati ad una scuola in cui i libri si tramandavano di padre in figlio? "Le nuove edizioni spesso fanno arrabbiare anche noi" rispondono gli addetti ai lavori. "In realtà esistono esempi che farebbero arrabbiare anche i più miti" in un attimo l'esempio è sul bancone: due testi che portano una diversa datazione e copertina rinnovata si presentano internamente identici, con la stessa distribuzione degli argomenti e le stesse foto a corredo.

"Ma non è solo questo a complicare le cose - spiega la titolare di una libreria del centro storico - ci siamo dovuti adattare e da quest'anno ordiniamo anche libri nuovi. Nonostante tutte le raccomandazioni i costi lievitano e ci sono liste che sforano il tetto massimo di spesa gravando sulle famiglie dei ragazzi. Noi lo vediamo ce ne rendiamo conto, ma in fin dei conti i prezzi dei libri non li facciamo noi. Li scelgono i professori, li prezzano le case editrici. Noi possiamo solo rincorrere il mercato ed adattarci, come abbiamo fatto, aprendo alla vendita del nuovo" Code interminabili di ragazzi che seguono con l'indice sul foglio la lista dei titoli da 'spuntare', accanto a loro giovani piegati su buste della spesa contenenti le fatiche dell'anno appena trascorso.

Si guardano, si studiano, cercano di accordarsi prima di varcare l'uscio per chiudere l'affare al 50 e 50. Qualcuno riesce nell'impresa, altri invece si ritrovano i sacchetti ancora pieni e lasciano il contenuto a terra nei pressi del negozio, certi di avere per le mani materiale scaduto, deperito, come il latte lasciato al sole. Capita anche di vedere una ragazza, Simona, che raccoglie da un angolo di strada "I promessi sposi" nell'edizione non più inserita nelle liste scolastiche. Non rivendibile.

Che il buon Alessandro Manzoni ne abbia fatta una nuova versione per il 2012? Il progresso. "Esistono in commercio da alcuni anni libri che hanno l'espansione on line - ovvero aggiornabili con un click - ma in realtà per conoscere il codice di accesso all'espansione serve il numero di serie riportato nel volume, un po' come il codice dei programmi informatici che trovi solo all'interno del disco di installazione; questo significa che comunque occorre acquistare una nuova edizione per accedere all'espansione della stessa".

Internet non aiuta? Aiuta molto invece. Aiuta i ragazzi, come spiega Francesca che sul monitor touch screen del portatile sfoglia le offerte dei libri usati sui vari siti dedicati all'incontro tra domanda e offerta. "Qualcosa si trova anche in rete, da eBay ad Amazon, a ComproVendoLibri.it, fino al Libraccio.it è possibile trovare qualcosa, ma anche nei forum dei siti per studenti, o nei commenti di alcuni Blog.

C'è anche chi spedisce la merce a casa tramite corriere così non si è costretti a guardare solo sul proprio territorio" La spending review nella compravendita dei libri c'era già, ma qualcosa ha impedito al sistema di tramandarsi naturalmente nel tempo. AntLen

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