Ex Isi e asta deserta, RC: "Le istituzioni facciano chiarezza"

I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista: "Si muovano a fronte delle tante promesse avanzate e puntualmente disattese"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 luglio 2012 18:24
Ex Isi e asta deserta, RC:

Va deserta l'asta per l'ex Isi indetta dal tribunale fallimentare. Per i lavoratori si apre ora "uno scenario drammatico e inquietante - dicono i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - Tutte le istituzioni, senza alcuna eccezione (Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Scandicci ) sono chiamate nuovamente a fare chiarezza onorando gli impegni più volte assunti con i lavoratori". Rifondazione Comunista chiede alla Provincia di Firenze di salvaguardare l'occupazione, il lavoro e salari dei lavoratori "a fronte delle tante promesse avanzate e puntualmente disattese". Anche per il capogruppo di Sel Riccardo Lazzerini "urge un dibattito serio in Consiglio provinciale.

Sono due vicende diverse ma che hanno un unico comune denominatore: il rischio di perdita occupazionale sul nostro territorio provinciale". Lazzerini ritiene le due vicende "sintomatiche e simboliche di un momento negativo rispetto al tema 'lavoro' nel suo complesso". Entrambe le vicende sembrano "aggrappate al filo dell'imprenditoria esterna, con gruppi, cordate e multinazionali che appaiono e scompaiono nell'arco di giorni se non di ore. E' indispensabile che le Istituzioni si facciano carico della serietà dei percorsi in atto e soprattutto della credibilità dei possibili compratori".

Difficile, indubbiamente, "tenere insieme in questa fase storica qualità ed occupazione ma di certo le professionalità espresse dalle due realtà sono la migliore garanzia per qualsiasi acquirente..in definitiva; svendere l'occupazione significherebbe svendere la qualità". E' importante che "la rappresentanza sindacale nel suo complesso sia costantemente coinvolta in una vicenda complessa e che cerca soluzione". Per Sel della Provincia di Firenze è "obbligatorio mantenere accesi i riflettori su queste vicende affinché nessuna manovra al buio possa accadere...ancora".

Le situazione sono alquanto critiche. In relazione a ciò il gruppo provinciale di Rifondazione Comunista della Provincia di Firenze "ha richiesto - dicono i consiglieri Andrea Calò e Lorenzo Verdi - che il Consiglio Provinciale di lunedì 30 prossimo si apra con le comunicazioni dell’Assessore al lavoro della Provincia in merito alle vicende delle due importanti realtà industriali, della Richard Ginori e la Ex ISI – Easy Green". Il quadro delle due aziende, "da lunghi mesi nell’incertezza e nella precarietà dei lavoratori subisce un’improvvisa accelerazione".

Indipendentemente l’una dall’altra le due aziende "si trovano ad affrontare la crisi economica che morde il paese e ogni giorno rende più insostenibile affrontare la pesante recessione in atto". Sfumata la seconda asta bandita dal tribunale fallimentare si profila il rischio di una vendita all’asta, pezzo per pezzo, per quanto riguarda la ex Isi di Scandicci. E intanto sarebbe in corso "una liquidazione 'taroccata' per favorire la speculazione edilizia e per niente interessata a far proseguire le prestigiose lavorazioni della Richard Ginori di Sesto Fiorentino dove la Magistratura sta indagando".

La precarietà e la preoccupazione si consolidano e aprono domande sulla tenuta occupazionale, sugli strumenti di tutela, dei salari e dei redditi per la Richard Ginori. Tra l'altro il 27 prossimo ci sarà un tavolo Ministeriale per la Richard Ginori a Roma "e chiediamo che l’Assessore al Lavoro informi i consiglieri e i cittadini direttamente in aula. Purtroppo anche queste due vicende rischiano di proseguire nel peggiore dei modi, con una performance negativa di tutte le istituzioni- Regione Toscana, provincia di Firenze, Comuni di Scandicci e di Sesto Fiorentino che per anni si sono occupate di un processo di reindustrializzazione che nel concreto per la Ex ISI non è mai avvenuto e per la Richard Ginori, rischia di tradire le giuste aspettative che i lavoratori e le loro famiglie stanno sostenendo credendo nel lavoro e nelle Istituzioni".

Rifondazione Comunista crede doverosa "una particolare attenzione in questa delicata fase e per questo si auspica che la comunicazione nell’aula del Consiglio Provinciale porterà la certezza dell’impegno per la salvaguardia di tutti i lavoratori e dell’insieme delle due fondamentali realtà produttive di Scandicci e di Sesto Fiorentino".

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