Primo maggio, Gheri: “Boicottare chi non rispetta i lavoratori”

Giurlani: “Mercato del lavoro da rilanciare. Più tutele per tutti”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 aprile 2012 13:17
Primo maggio, Gheri: “Boicottare chi non rispetta i lavoratori”

“Il primo maggio di quest’anno sarà una Festa dei Lavoratori con qualche buona notizia per il nostro territorio ma anche con alcune ombre, come tutti sappiamo, a livello nazionale ma anche a Scandiccci”. Con queste parole il Sindaco Simone Gheri commenta i dati economici positivi (dal Centro studi di Banca Intesa) per il comparto dell’alta moda in pelle, che in città ha aziende leader mondiali, ma anche le crisi aziendali che vedono coinvolti lavoratori scandiccesi e di tutta l’area fiorentina.

“Quest’anno purtroppo passeremo questo giorno in attesa di un riscontro positivo, da parte di una ditta che nelle ultime settimane ha dimostrato un’assoluta mancanza di rispetto nei confronti dei dipendenti e delle istituzioni, ovvero la Champion: speravamo in qualche apertura che non arriva, quindi torno a proporre con più convinzione un boicottaggio dei prodotti di quella ditta, così come deve accadere per tutte quelle imprese che non considerano i diritti dei Lavoratori. Per il primo maggio un pensiero particolare va inoltre ai dipendenti della ex Easy green che da troppo tempo vivono nell’incertezza del proprio futuro”. “Quest’anno - dichiara ad Agipress il Presidente di UNCEM Toscana Oreste Giurlani - sarà una festa del lavoro come forse da tempo non eravamo costretti ad affrontare.

Lo sarà perché questo primo maggio coincide con una crisi lunga e difficile che sta attraversando il nostro Paese e che si inquadra in un contesto internazionale. In Italia cresce la preoccupazione per l’alto tasso di disoccupazione, per il grande diffondersi del precariato, per le difficoltà che molte persone si trovano a dover fronteggiare quotidianamente con redditi non all’altezza della situazione.”“Queste preoccupazioni, però, non devono condurci ad affermare che è impossibile invertire la tendenza e assuefarsi all’idea di un declino ineluttabile del paese.

Il messaggio è proprio questo: non bisogna rassegnarsi, non rinunciare al cambiamento anche in questo settore, a partire dall’affermazione di maggiori diritti per tutti, per primi i lavoratori meno garantiti.”“Negli ultimi tempi si è parlato di riforma del mercato del lavoro, un tema importante e di grande attualità. Credo sia giusto procedere a riformare anche questa materia ma tenendo saldi certi principi di difesa e tutela dei lavoratori, così come sono sanciti dall’articolo 18. Di questi nodi da sciogliere ne esistono ancora molti ed è necessario tenere alta l’attenzione perché le riforme, pur necessarie, non delineino un quadro peggiore dell’attuale.

L’impegno di tutte le istituzioni - chiude Giurlani - sul fronte lavoro è un obbligo irrinunciabile.”

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