Occupazione: oltre tremila i posti a rischio

Staccioli, “Quanti lavoratori dobbiamo ancora illudere a suon di interventi pubblici?”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 luglio 2012 14:40
Occupazione: oltre tremila i posti a rischio

Sono più di 3mila i lavoratori appesi a un filo, in Toscana. Si tratta dei dipendenti di aziende in crisi da mesi o addirittura da anni, nelle cui casse Fidi Toscana o la Regione stessa continuano inutilmente a pompare denaro”. A lanciare l’allarme è la consigliera regionale Marina Staccioli (Gruppo Misto), vicepresidente della Commissione emergenza occupazionale. Dalla Eaton (250 dipendenti) alla Isi (450) passando per la Mabro (oltre 250), il conto è presto fatto: nella lista dei lavoratori “sospesi” compaiono anche i circa 2mila della Lucchini di Piombino, che ha appena annunciato la sospensione della produzione per 4 settimane, i 45 dipendenti della Synthec di Massa, per i quali potrebbe scattare la cassa integrazione straordinaria già dal prossimo autunno e gli oltre 100 dello stabilimento De Tomaso a Livorno. “Dopo i casi Mabro, Eaton e Easy Green – attacca Staccioli - adesso anche la De Tomaso finisce davanti al giudice fallimentare.

Con e nonostante l’appoggio di Fidi Toscana”. “Ma le società che chiudono i battenti o si trasferiscono altrove dopo aver incassato soldi pubblici – continua la consigliera – non si contano più. Ne è un esempio la Synthec, partecipata da una finanziaria statale, che per acquistare l’area dello stabilimento di Massa ha utilizzato 12 milioni di euro di finanziamenti europei. E adesso fa le valige e torna in Veneto, lasciando a piedi gli operai”. “Quanti altri lavoratori dovremo ancora illudere a suon di interventi pubblici, prima di dare una svolta alle politiche di sviluppo? Senza contare che a pagare, alla fine dei conti, sono i lavoratori stessi: a finire nelle malmesse casse delle aziende in crisi sono i nostri soldi”. “E’ ora di cambiare strategia – conclude Staccioli - : investiamo le risorse nelle realtà più innovative del territorio, in chi sfida la crisi per tentare un nuovo business, nelle piccole medie imprese che tuttora costituiscono l’ossatura dell’economia toscana”.

Notizie correlate
In evidenza