Città clandestina: le vite di nascosto e le risposte dell'architettura

Presentazione della rivista della Fondazione Professione Architetto martedì prossimo alle 18:30

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 luglio 2012 17:51
Città clandestina: le vite di nascosto e le risposte dell'architettura

In questo numero Opere parla di: l'ex Sanatorio Luzzi, una residenza per immigrati a Calenzano, Giovanni Michelucci e il Giardino degli Incontri, spazi pubblici a Prato, un carcere modello in Austria, un quartiere abusivo sostenibile a Taiwan, e molto altro. Opere n. 30 sarà presentata martedì 3 luglio (alle ore 18.30) a Firenze, presso il bar Ideal in via il Prato 4a. Interverranno:

Guido Incerti, direttore della rivista Alessio Biagioli, sindaco di Calenzano Dariuche Dowlatchahi, architetto esperto di autorecupero Nicola Novelli, direttore di Nove da Firenze Corrado Marcetti, direttore della Fondazione Michelucci.
"Nelle nostre città siamo circondati da mille forme di clandestinità" - afferma Guido Incerti, direttore della rivista Opere.

Una clandestinità a volte cercata, più spesso subita: immigrati, senza tetto, detenuti, malati... persone che vivono in non luoghi, in spazi occasionali o inadeguati, anch'essi clandestini. Crediamo che sia compito dell'architettura e dell'urbanistica confrontarsi su questo tema e avanzare delle proposte. Perciò abbiamo dedicato questo numero di Opere al tema della Città clandestina". Dice ancora Incerti: "Firenze non sfugge alla tentazione di lucidare gli argenti e relegare nell'ombra le realtà più scomode, nè del resto spende troppa energia per un disegno di spazi pubblici che siano davvero vivibili e vissuti.

Ma nel progetto di una città è necessario considerare tutti gli attori di uno spazio urbano, anche quelli invisibili, per non aumentare l'incomunicabilità e creare dei ghetti. Con il nostro lavoro redazionale ci proponiamo di offrire materiale e spunti per un dibattito non più rimandabile". Opere, rivista trimestrale della Fondazione Professione Architetto, si è recentemente rinnovata con una nuova veste grafica e un nuovo progetto editoriale che "mette al centro la realtà metropolitana fiorentina e le sue problematiche per partire da lì con una investigazione che supera i confini geografici e disciplinari, necessaria a scovare le risposte che l'architettura, l'urbanistica e la professione dell'architetto possono, anzi, devono dare alla società e alle amministrazioni che gestiscono quel bene pubblico che sono le città ed i paesaggi". Al termine sarà offerto un aperitivo.

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