Per la scatola nera della Concordia amnesia post naufragio

La memoria della nave di Costa Crociere, il testimone più utile ed attendibile avrebbe smesso di funzionare attorno alla mezzanotte del 13 gennaio. Perché?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 aprile 2012 15:05
Per la scatola nera della Concordia amnesia post naufragio

Due ore dopo l'impatto con gli scogli delle Scole, dopo l'azzardato 'inchino' da parte del comandante Francesco Schettino, dopo le rassicurazioni ed il caos sui ponti della nave, dopo i primi allarmi ed i primi contatti con la Capitaneria, la scatola nera della nave di Costa Crociere smette di funzionare. Finisce la registrazione, chiude gli occhi e gli orecchi su quanto avviene a bordo della Concordia. In un primo momento si disse che non funzionava da tempo, poi la paura che fosse danneggiata irreparabilmente.

Si tratta della testimone chiave che non parla con le emozioni, che non può ritrattare, che riporta fedelmente quanto è accaduto realmente a bordo di quello che allo stato attuale è e resta un triste relitto adagiato nel mare toscano. Perché? Il guasto appare in linea con l'autonomia energetica che scatta in caso di black out elettrico. Questo emerge dall'esame del Voyage data recorder (Vdr) della Concordia. Al momento dell'amnesia erano ancora in corso le operazioni di evacuazione, ma di quel che avveniva realmente a bordo esistono solo i filmati amatoriali e le testimonianze fornite nelle ore successive alla tragedia.

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