Aggressione a Sollicciano, il sindacato punta il dito contro il Provveditore

Questa mattina un agente della polizia penitenziaria in servizio nel carcere fiorentino di Sollicciano e' stato aggredito da un detenuto extracomunitario. Il Siulp attacca invece il Questore di Firenze per le scelte organizzative

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 febbraio 2012 13:02
Aggressione a Sollicciano, il sindacato punta il dito contro il Provveditore

Questa mattina un agente della polizia penitenziaria in servizio nel carcere fiorentino di "Sollicciano" e' stato aggredito da un detenuto extracomunitario. E' quanto afferma Pasquale Salemme segretario nazionale SAPPe, Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria. "Ancora un’aggressione a danno dei poliziotti penitenziari in servizio in Toscana. L'aggressione è avvenuta nella sezione detentiva del carcere. A seguito dell'invito rivolto dall'agente al detenuto di far rientro nella propria cella, questi non solo apponeva un fermo rifiuto, ma aggrediva addirittura l’agente.

Il collega è ancora in ospedale e non si conoscono ancora i postumi della violenza. E’ una aggressione annunciata, l'aggressore proprio la settimana scorsa aveva aggredito, sempre a Sollicciano, un altro agente, tanto che la Direzione del carcere ne aveva chiesto l'allontanamento ad altro istituto al Provveditorato regionale". Dopo le aggressioni di Porto Azzurro, Lucca e quella di ieri a San Gimignano "riproponiamo la drammaticamente questione della sicurezza delle carceri toscane. Ancora una volta denunciamo l'assenza di iniziative a sostegno della polizia penitenziaria e l'inerzia del Provveditore regionale che in tutti questi anni di permanenza in Toscana si è disinteressato non solo delle questioni sindacali, ma anche di quelle degli operatori penitenziari. Quella di ieri è stata un’aggressione violenta e ingiustificata, avvenuta ancora una volta di sorpresa e senza alcun motivo, che si poteva evitare se le richieste della Direzione di Sollicciano di trasferire il detenuto, fossero state ascoltate dall'Amministrazione regionale.

Non e' tollerabile che il personale di polizia penitenziaria debba subire anche le aggressioni dei detenuti, i quali non rispettano le regole previste dall'ordinamento". "Ancora una volta invitiamo la Direzione Generale del Personale dell'Amministrazione Penitenziaria a prendere in seria considerazione l'avvicendamento del Provveditore Regionale della Toscana, la cui politica penitenziaria, soprattutto quella sindacale, è stata del tutto fallimentare" www.sappetoscana.it "A margine di queste ore dove alla camera si è arrivati alla fiducia sull’emergenza carceri, un dispositivo di legge che dovrebbe arginare il sovraffollamento critico e infame ormai tracimato in tutte le strutture penitenziarie del paese, in Toscana succedono cose da far raccapricciare anche la costituzione italiana, i diritti dell’uomo e lo statuto dei lavoratori per i diritti acquisiti dai lavoratori come sono i poliziotti penitenziari".

A denunciare il tutto è Mirko Manna Segretario Generale del Libero Sindacato Appartenenti Polizia Penitenziaria (LISIAPP), che afferma come dall’inizio dell’anno solo nelle strutture toscane ci siano state scioperi della fame dei poliziotti con relativi casi di ricovero per protestare contro una gestione regionale da parte del Prap nella persona del provveditore alquanto assente. Le proteste che ormai è diventata rabbia , quella vera quella che porta i servitori dello stato ad auto consegnarsi per le condizioni disumane e fuori da qualsiasi diritto dei lavoratori pagando anche con il proprio corpo con lo sciopero della fame mentre funzionari e lo stesso provveditore si trova lontano anni luce dalle problematiche delle strutture carcerarie e dei poliziotti.

Sottolinea ancora il leader del Lisiapp Manna, quanti di questi signori sanno cosa significhi lavorare al freddo in strutture senza riscaldamento o vecchi e fatiscenti conventi convertiti in carceri. A ciò continua ancora il segretario , nemmeno li invitiamo piu a visitare i poliziotti o le strutture penitenziarie chiediamo al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria in particolare al neo Capo del Dap Giovanni Tamburino e alla Guardasigilli Severino, solamente e senza essere troppo politicanti: “che il provveditore della Toscana la Dr.ssa Maria Pia Giuffrida venga rimossa immediatamente come per tutti quei funzionari diretti dal provveditore che non hanno preso iniziative atte a prevenire aggressioni e pestaggi ai danni dei poliziotti come anche per le condizioni disumane fatte da una gestione del tutto fallimentare” .

Ancora una volta denunciamo come da mesi anzi da anni l'assenza il completo mutismo di iniziative a sostegno della polizia penitenziaria e l'inerzia del Provveditore regionale che in tutti questi anni di permanenza in Toscana si è disinteressato non solo delle questioni sindacali, ma anche di quelle degli operatori penitenziari conclude Manna" www.lisiapp.it Non se la passa però meglio la Polizia di Stato "Incredibile ma vero - scrive Ficozzi del SIULP Fiorentino - ancora una volta, denunciamo condizioni, quantomeno discutibili, con cui vengono gestiti servizi di Ordine e Sicurezza Pubblica in questa provincia.

Secondo quanto appreso, infatti, in questi giorni, presso lo stadio “Guidi” del Galluzzo, sono in corso gli incontri di calcio per il torneo giovanile “Viareggio cup coppa carnevale”. Trattandosi di servizi di ordine pubblico, il questore, come da prassi, per il giorno 7 u.s. (data in cui si svolgeva uno degli incontri), ha disposto il servizio d’ordine (che viene svolto di concerto tra Polizia di Stato ed Arma dei Carabinieri). Fin qui niente di strano se non che, a fronte di un pubblico che oscilla tra 40 e 50 spettatori, sono stati comandati ad espletare servizio di ordine pubblico ben 12, tra Poliziotti e Carabinieri.

La cosa non si può certamente ritenere “incidentale” poiché, secondo quanto nella conoscenza del SIULP, lo stesso copioso servizio sarebbe stato previsto il giorno antecedente ed analogo è stato il numero di spettatori; identico servizio, poi, è stato previsto per i prossimi incontri in programma questa settimana. Se è vero come è vero che in caso di problemi in servizi di ordine e sicurezza pubblica è il questore a risponderne personalmente (talvolta “rimettendoci la poltrona”!) è altrettanto vero che pare assurdo che in tempi di carestia come quelli che stanno investendo il nostro Paese e, di conseguenza, la Polizia di Stato (ormai al collasso) il questore stesso preveda un dispiego di forze che appare evidentemente sproporzionato rispetto al servizio cui è destinato. Tutto ciò ha un costo per la collettività che il SIULP ritiene intollerabile; un dispendio di personale (distolto da altri servizi), mezzi, indennità che pare non avere alcun senso.

La domanda che il SIULP ritiene spontaneamente legittima è: “ma, giunto al termine, quanto sarà costato questo torneo di calcio alla collettività?”

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