Una pista ciclo-turistica al posto della ferrovia Colle Val d’Elsa-Poggibonsi

Uno dei primi interventi conclusi fra quelli finanziati dalla Regione con i fondi destinati ai Piuss

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 novembre 2011 16:58
Una pista ciclo-turistica al posto della ferrovia Colle Val d’Elsa-Poggibonsi

Sette chilometri di pista ciclo-pedonale recuperando il tracciato della vecchia ferrovia che univa Colle di Val d’Elsa e Poggibonsi, in disuso dal 1987. Il taglio del nastro ufficiale di questa mattina, sabato 19 novembre ha inaugurato la nuova vita del tratto, tornato a disposizione delle comunità locali come percorso ciclo-turistico e incentivo alla mobilità dolce. Grande la partecipazione all’appuntamento, aperto dai saluti delle autorità - i sindaci di Colle di Val d’Elsa e Poggibonsi, Paolo Brogioni e Lucia Coccheri; il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini; rappresentanti della giunta regionale e Vittorio Galgani, vicepresidente della Fondazione Mps - e dei progettisti che hanno curato l’intervento. Molti anche i ciclisti e i pedoni che nel pomeriggio hanno partecipato alla “Ciclopedalata della Valdelsa” - iniziativa promossa dalle due amministrazioni comunali in collaborazione con la sezione di Siena della FIAB, Amici della bicicletta, e l’Associazione ASD Grandama MTB di Poggibonsi.

La doppia partenza, da Poggibonsi e da Colle di Val d’Elsa, ha visto come starter di eccezione i due sindaci, Lucia Coccheri e Paolo Brogioni. In occasione dell’apertura della pista, inoltre, l’associazione A.Sto.P, Associazione storica poggibonsese ha regalato alle autorità il libro “L’epoca della strada ferrata. Un treno per Colle: strada ferrata Poggibonsi-Colle, nel 125° anniversario della costruzione – 29 marzo 1885 - 29 marzo 2010”, scritto da Luca Guerranti e Giuseppe Mantelli, con il sostegno di Lions Club Valdelsa.

“Questo percorso ciclo-turistico - hanno affermato i sindaci di Colle di Val d’Elsa e Poggibonsi, Paolo Brogioni e Lucia Coccheri - è un esempio di recupero e di valorizzazione del patrimonio storico locale in un’ottica di sviluppo sostenibile, che incentiva una mobilità dolce e immersa nel verde. Questo percorso ciclabile, sicuro e moderno, sarà un’alternativa ecologica all’uso di veicoli a motore e, soprattutto, un modo per riscoprire le ricchezze storiche, paesaggistiche e ambientali del nostro territorio, dando nuova vita a un’area che, dal 1987 versava in condizioni di abbandono”.

Un ringraziamento è stato rivolto dai due primi cittadini a tutti coloro che hanno lavorato e portato un contributo al progetto: dai tecnici alle associazioni fino agli amanti della storia locale che hanno voluto valorizzare la memoria del vecchio tracciato ferroviario “Questo progetto - ha aggiunto il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini - si inserisce nella rete di mobilità dolce che l’amministrazione provinciale promuove e sostiene su tutto il territorio.

Questa opera è frutto di un lavoro congiunto dei due Comuni di Colle di Val d’Elsa e Poggibonsi, supportato dalla Provincia attraverso Apslo ed Eurobic, che ha permesso di accedere ai finanziamenti erogati dalla Regione Toscana attraverso i Piuss. In un periodo di ristrettezze economiche come quello che stanno vivendo gli enti locali, è importante valorizzare questo risultato, che ha permesso di intercettare risorse esterne, anche grazie all’alta qualità del progetto”. “La ciclopista tra Colle di Val d'Elsa e Poggibonsi - ha detto l'assessore regionale ai trasporti, Luca Ceccobao commentando l'inaugurazione alla quale non ha potuto essere presente per altri impegni istituzionali - è un’opera da tempo attesa, che arricchisce il territorio di un'opportunità per i turisti e per gli amanti della bicicletta e che, al tempo stesso, valorizza in modo innovativo una ferrovia dismessa e la colloca in una nuova dimensione.

La Regione crede in progetti di questo tipo, che favoriscono una mobilità lenta, a zero impatto ambientale, e per questo ha finanziato con oltre 640mila euro la realizzazione della pista ciclabile, sbloccando fondi europei. Questa tratta è inserita in una rete di percorsi ciclo-turistici che dovrà estendersi nella Valdelsa e, quindi, nel senese, andando ad aggiungersi alla nascente offerta regionale di turismo verde e sostenibile, quale la ciclopista dell’Arno, della Sieve, Rete Escursionistica Toscana (RET), Via Francigena e altre.

Il percorso ciclo-turistico Colle-Poggibonsi è soltanto uno dei dodici progetti attivati dal Piano integrato di sviluppo urbano sostenibile (Piuss) dell’Alta Valdelsa, che prevede un insieme di interventi che riguardano infrastrutture per il turismo e il commercio, il sociale e la cultura, finanziati al 60 per cento dalla Regione Toscana attraverso fondi comunitari europei, per un totale di 21 milioni di euro a fronte di investimenti per oltre 35 milioni”. Il recupero, portato avanti dai due Comuni valdelsani, è uno dei primi lavori conclusi fra quelli finanziati dalla Regione Toscana attraverso i fondi comunitari Por Creo destinati ai Piuss (Piani integrati di sviluppo urbano sostenibile) ed è anche l’opera centrale del Piuss “Città di Città AltaValdelsa”, che comprende altri interventi di riqualificazione a Colle di Val d’Elsa e Poggibonsi.

Il vecchio tracciato ferroviario, già predisposto naturalmente per un utilizzo ciclabile, con pendenze minimali, è stato recuperato con l’utilizzo di materiali con ridotto impatto ambientale e paesaggistico, al fine di non alterare il contesto naturale del percorso, quasi completamente immerso nel verde. Oltre ai fondi della Regione Toscana, la pista ciclo-turistica Colle-Poggibonsi ha contato anche su un contributo della Fondazione Mps ed è stata realizzata su progetto degli uffici tecnici dei due Comuni, sotto il coordinamento di Francesco Ciampoli, responsabile lavori pubblici del Comune colligiano, in collaborazione con Massimo Pagliai, e con la consulenza dell’associazione FIAB, Amici della Bicicletta.

Il progetto sugli elementi di arredo e di memoria storica che completano il percorso, invece, è stato curato dall’architetto Duccio Santini, che ha dedicato una particolare attenzione alla valorizzazione del passato ferroviario del percorso.

Notizie correlate
In evidenza