Emergenza occupazionale: ma quante aziende chiudono?

Avf Beltrame: mozione per scongiurare la chiusura. Acciaierie Lucchini: risoluzione in Consiglio regionale. Fino a ottobre 2012 35 lavoratori della Brunelleschi di Pontassieve in Cigs. Selex Elsag: il 21 novembre l’incontro con l’amministratore delegato

Redazione Nove da Firenze
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09 novembre 2011 22:09
Emergenza occupazionale: ma quante aziende chiudono?

Firenze 09.11.2011. La Rubrica Televisiva 'Mi manda Rai Tre' in onda sulla rete 3 della RAI, a partire dalle ore 21.05 di domani sera 10 novembre si collegherà in diretta con il presidio dei lavoratori della Beltrame. I lavoratori sono in lotta per difendere il loro posto di lavoro dopo l'annuncio della chiusura da parte della direzione aziendale. Il sito produttivo di San Giovanni Valdarno (piazza Matteotti, 13) è in attività da 140 anni. A rischio ci sono 80 posti di lavoro, si tratta di personale molto giovane, nella stragrande maggioranza dei casi monoreddito e con mutui da pagare.

L'indotto della Beltrame da lavoro a circa 20 persone. Una mozione impegna la Giunta toscana ad intensificare le azioni tese ad impedire la chiusura dello stabilimento “attivando ogni strumento necessario” per “scongiurare l’ipotesi di chiusura annunciata dalla proprietà” e per “salvaguardare gli attuali livelli occupazionali”, a “riferire prontamente al Consiglio” ed a “rafforzare l’intervento nei confronti della proprietà Beltrame” attivandosi “anche a livello nazionale per la salvaguardia di un importate presidio siderurgico” affinché “vengano rispettati gli accordi presi dal piano di risanamento e rilancio previsto a suo tempo dall’azienda”.

La mozione approvata oggi, firmata da consiglieri di tutti i gruppi politici presenti nell’Assemblea toscana, supera ed integra altre mozioni, presentate a suo tempo in modo indipendente da Udc, Pd e Pdl, che sono state di conseguenza ritirate. La mozione, nell’esprimere “solidarietà ai lavoratori dell’Afv Beltrame”, apprezza “l’attenzione fin qui manifestata dalle Istituzioni a tutti i livelli” sul caso dello stabilimento di San Giovanni Valdarno. I lavoratori della Ceramiche Brunelleschi di Pontassieve saranno coperti da Cassa integrazione guadagni straordinaria (Cigs) dal 5 ottobre scorso fino al 4 ottobre 2012.

La cassa interesserà i 35 lavoratori contemporaneamente sospesi a zero ore, con pagamento diretto da parte dell’INPS. L’accordo è stato sottoscritto oggi alla Direzione Lavoro della Provincia di Firenze, alla presenza dell’Assessore provinciale al Lavoro Elisa Simoni, che si è incontrata con la Società Brunelleschi Industrie di Pontassieve, i sindacati FILCTEM CGIL e la RSU dei lavoratori. Durante il periodo di autorizzazione della CIGS l’azienda avrà facoltà di collocare in lista di mobilità alcune unità lavorative utilizzando l’unico criterio della non opposizione al licenziamento.

La Provincia di Firenze mette a disposizione dei lavoratori interessati e residenti nella Provincia di Firenze, tutte le misure di politica attiva attraverso i Centri per l’Impiego (voucher, colloqui di orientamento, servizi di accompagnamento ecc) che hanno come obiettivo la riqualificazione e la eventuale ricollocazione dei lavoratori stessi. La Seves non ha fatto ricorso alla cassa integrazione per chiusura dell’azienda ma per poter affrontare una fase di crisi aziendale, il cui esito non è automaticamente quello della cessazione delle attività imprenditoriali.

Lo ha detto l’assessore alle Attività Produttive Gianfranco Simoncini rispondendo in aula ad un’interrogazione di Nicola Nascosti (Pdl) e Giovanni Donzelli (Pdl) sulla situazione della società, specializzata nella realizzazione di mattoni in vetro per l’architettura e l’arredo. E’ stato fissato per il prossimo lunedì 21 novembre l’incontro fra l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini e l’amministratore delegato di Selex Elsag Paolo Aielli.

Selex Elsag è un’azienda fiorentina che opera nel settore delle telecomunicazioni ed è impegnata nella realizzazione del progetto Tetra, commissionato dal ministero degli Interni. E’ proprio all’indomani delle notizie sulla volontà del governo di non dare corso agli investimenti necessari alla realizzazione del progetto che la Regione, condividendo le preoccupazioni dei lavoratori e delle istituzioni fiorentine, si è mossa per scongiurare un esito che rischierebbe di far venir meno uno storico sito industriale e un patrimonio di competenze e posti di lavoro e soprattutto con ottime prospettive di sviluppo nel futuro.

Selex Elsag impiega, nella sola Toscana, circa 500 persone, tutti lavoratori altamente qualificati, più un notevole numero di dipendenti delle imprese dell ‘indotto. Per questo l’assessore Simoncini aveva scritto, il 2 novembre scorso, ai ministri Paolo Romani e Roberto Maroni, chiedendo lo stralcio dal comma 22 dell’articolo 4 del disegno di legge di stabilità, in discussione alla Commissione bilancio del Senato, della parte in cui si prevede che le somme relative a Tetra restino “acquisite all’erario”, salvaguardando così il finanziamento previsto per il progetto.

L’assessore – che oggi ha ripercorso le tappe dell’impegno della Regione rispondendo ad una interrogazione in consiglio – aveva scritto anche ai capigruppo in Senato. “Siamo in contatto con i parlamentari toscani – ha detto – per capire se e quando la discussione cominciata in commissione Bilancio del Senato sull’emendamento presentato nei giorni scorsi potrà essere ultimata”. Nel ribadire la volontà della Regione di sostenere le eccellenze presenti nel settore anche attraverso il distretto ICT e telecomunicazioni di recente istituito, l’assessore ha riconfermato il suo impegno per l’azienda fiorentina nel quadro della più generale strategia che ha come obiettivo il consolidamento e la valorizzzione delle grandi realtà manifatturiere presenti sul territorio.

Nel corso dell’incontro con l’amministratore delegato di Selex previsto per il 21 novembre sarà affrontata anche la situazione della Amtec, l’azienda con siti sull’Amiata a Piancastagnaio e Abbadia San Salvatore. Una risoluzione sulla Acciaierie Lucchini di Piombino, a firma dei membri della commissione Emergenza occupazionale, è stata approvata dall’aula, per esprimere “il sostegno ai lavoratori in lotta per il proprio posto di lavoro e per la salvaguardaia dell’economia dell’intero territorio”.

I firmatari – il presidente Paolo Marini (Fds-verdi), la vicepresidente Marina Staccioli (Gruppo misto), Marco Spinelli (Pd), Salvadore Bartolomei (Pdl), Rudi Russo (Idv), Ivan Ferrucci (Pd) e Nicola Nascosti (Pdl) – preso atto della situazione critica della Lucchini, la cui crisi coinvolge numerose aziende dell’indotto, sottolineano “la necessità di predisporre rapidamente il piano di sviluppo industriale per il recupero dell’attività dello stabilimento stesso e di tutto il comprensorio”. Il Pd della Toscana a conclusione di un percorso fatto di assemblee e incontri con lavoratori dei vari settori nelle diverse realtà della nostra regione, Sabato prossimo, 12 novembre, costituirà il Forum Regionale Lavoro.

Dopo la costituzione di vari Forum tematici nei vari territori si arriva a questo appuntamento, che si svolgerà a partire dalle 9,30 presso la sala conferenze della Sede Pd in via Forlanini 164 a Firenze alla presenza del responsabile Economia e Lavoro del Pd toscano Ivan Ferrucci, anche per fare un’analisi della attuale situazione economica e occupazionale a livello nazionale e nella nostra regione con la partecipazione dell’assessore regionale al Lavoro Gianfranco Simoncini.

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