Alle Murate il centro per i diritti umani della Fondazione Kennedy

Oggi l’inaugurazione con Renzi, da Empoli e Kerry Kennedy

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 ottobre 2011 18:26
Alle Murate il centro per i diritti umani della Fondazione Kennedy

Le Murate, luogo di detenzione fino agli anni ’80 e da alcuni anni complesso in profonda trasformazione e riqualificazione edilizia e funzionale, ospiteranno il Robert F. Kennedy Europe Training Institute, un centro di formazione all’avanguardia in tema di diritti umani, rivolto a professionisti, leader dei diritti umani, manager e dirigenti del settore no profit, ma anche docenti e studenti, provenienti da tutta Europa e da altre parti del mondo. Il centro nasce da una serie di contatti avviati nei mesi scorsi da Kerry Kennedy, figlia del senatore Robert, attivista di lungo corso e presidente onorario della fondazione che si batte per i diritti umani nel mondo, con il sindaco Matteo Renzi e con l’assessore alla cultura Giuliano da Empoli.

Dal 2012 il RFK Europe Training Institute organizzerà a Firenze corsi, seminari e conferenze, tra cui corsi sull’educazione ai diritti umani per i docenti che utilizzano il manuale educativo “Speak Truth To Power: Coraggio Senza Confini”, che in pochi anni ha formato gratuitamente più di 250 mila studenti italiani delle scuole superiori, e seminari sugli investimenti sostenibili e la tutela dei diritti umani. Il centro è stato inaugurato oggi alle Murate insieme a Renzi, Kerry Kennedy e da Empoli, e con Marina Pislakova, attivista russa che si occupa di violenza domestica, l’ex senatore democratico americano Gary Hart, e il fotografo Harry Benson, che ha fotografato tutti i presidenti degli Stati Uniti da Eisenhower a Obama e che ‘firma’ una mostra dedicata al senatore Robert Kennedy che sarà aperta al pubblico alle Murate da dicembre. “Questo è uno spazio che segna la storia di Firenze - ha detto Renzi -, un luogo dove hanno vissuto tanti prigionieri e, negli anni del nazifascismo, anche tanti carcerati ‘politici’ privati della libertà per le loro idee.

Da molti anni il Comune ha iniziato un progetto per restituire questo spazio alla città e oggi siamo lieti di accogliere una delle istituzioni mondiali che porta il nome di una delle persone più straordinarie del XX secolo, simbolo di una politica fatta con passione ed entusiasmo. Un’amministrazione deve occuparsi dei problemi della quotidianità ma anche di un grande sogno: una Firenze che parla a tutto il mondo. Oggi è davvero un giorno di festa per la città”. “La Fondazione Kennedy - ha aggiunto l’assessore da Empoli - potrà anche collaborare con il Comune in merito al progetto degli Smart dissidents, quei politici, attivisti o giornalisti perseguitati in patria per le loro idee e che utilizzano le moderne tecnologie e i social network per portare avanti alle loro battaglie”.

(edl)

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