RSA ''Le Civette'', porte chiuse e licenziamenti in corso. Lunedì da Renzi

Il presidio rientra nell’ambito delle iniziative di mobilitazione tese al ritiro della decisione di chiusura delle strutture per anziani. Lunedì presidio davanti al Consiglio comunale di Firenze.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 settembre 2011 14:15
RSA ''Le Civette'', porte chiuse e licenziamenti in corso. Lunedì da Renzi

Oggi si è svolto un presidio dei lavoratori e dei familiari della RSA e del CD “Le Civette”, nell’area San Salvi appoggiati dall’organizzazione sindacale CUB Sanità, dalle Associazioni A.D.I.N.A., Medicina Democratica, Associazione per la memoria viva “Carmelo Pellicanò”, “Comitato San Salvi chi può”. Il presidio rientra nell’ambito delle iniziative di mobilitazione tese al ritiro della decisione di chiusura delle strutture per anziani ( RSA) in oggetto con conseguente licenziamento dei lavoratori e trasferimento degli anziani assistiti da parte della Asl 10. "Nonostante la precedente comunicazione inviata alla direzione della Asl 10 affinchè una rappresentanza di lavoratori e di organizzazioni sindacali fosse ricevuta dai dirigenti della Azienda, non c’è stata nessuna disponibilità ad incontrare i lavoratori e i familiari degli assistiti". "E’ stata comunque consegnata e protocollata alla Direzione della Asl una richiesta di chiarimenti, visto anche che ad una precedente richiesta di accesso agli atti e alle delibere relative alla questione (secondo la legge 241 del 1990) l’Azienda Sanitaria non ha dato alcuna risposta. Quanto dichiarato in questi giorni alla stampa da parte della Direzione della Asl 10 nella voce del Dott.

Tosi e Dott. Pestelli e cioè che non ci sarà nessun problema occupazionale per i lavoratori al momento non trova conferma nei fatti visto che i lavoratori hanno già ricevuto le lettere di licenziamento. Sono inoltre già iniziati i contatti con i familiari degli utenti da parte degli assistenti sociali, in vista dello spostamento in altre strutture. I familiari degli utenti, e gli utenti stessi, hanno espresso la ferma volontà di non accettare le inevitabili ricadute sulla salute che avrebbe lo spostamento ad altre strutture con la conseguente modifica dei riferimenti ambientali ed affettivi (come evidenziato in proposito dagli studi scientifici e dal semplice buon senso): gli ospiti ed i loro familiari non hanno nessuna intenzione di essere sfrattati da quella che negli anni è diventata la loro casa e la loro famiglia. La mobilitazione continuerà attraverso anche la raccolta di firme tra gli abitanti del quartiere. I lavoratori ed i familiari con il sostegno della CUB Sanità e delle Associazioni del Settore saranno nuovamente a manifestare lunedì 3 Ottobre dalle ore 15,00 alle ore 18,00 in Piazza Signoria durante la seduta del Consiglio Comunale.

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