Ospedali toscani da copertina, i tempi di attesa non contano?

L'assessore Scaramuccia elogia i risultati ottenuti, più importanti degli 'indicatori di processo'. "Servono ospedali piccoli e grandi, purché siano guidati da esperti"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 settembre 2011 13:29
Ospedali toscani da copertina, i tempi di attesa non contano?

Commenta la notizia al termine dell'articolo. Tu cosa ne pensi? “Ospedale piccolo o grande? Tutti e due, direi. Perché il cittadino ha il diritto di essere preso in carico e in cura “sotto casa, e anche di poter andare dove può ricevere in sicurezza le cure migliori per la sua patologia”. Subito dopo l’inaugurazione del Festival della Salute, l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia ha preso parte al talk show sull’”Ospedale di qualità”. Meglio tanti ospedali piccoli sparsi sul territorio, o pochi ospedali grandi superspecializzati? L’assessore Scaramuccia ha risposto che sono necessari entrambi, con competenze diverse: “Il problema non è ospedale piccolo-ospedale grande – ha chiarito – Piuttosto, è importante che chi ci cura abbia esperienza e competenza, abbia visto un certo numero di casi.

Un esempio: in Toscana siamo riusciti a dimezzare la mortalità neonatale perché abbiamo chiuso i punti nascita con un numero insufficiente di nascite l’anno. Certo, sono importanti anche i tempi di attesa – ha proseguito Scaramuccia – ma io invito sempre a guardare gli indicatori di risultato piuttosto che gli indicatori di processo. E allora, per esempio, in Toscana abbiamo il più alto tasso di longevità, la più bassa mortalità perinatale, la miglior sopravvivenza alle patologie oncologiche.

Sono questi i risultati che contano. E poi, la qualità dei nostri ospedali non deve essere poi tanto male, se una rivista come TXT ha deciso di dedicare agli ospedali toscani un numero monografico”. Pienamente soddisfatto sia da un punto di vista umano che strutturale il 98% dei pazienti dell'ospedale Versilia: è quanto emerge dal questionario realizzato dalla Scuola superiore di sanità e somministrato agli utenti tra gennaio e aprile 2011. Di questi dati si è discusso ieri sera al Festival della Salute di Viareggio durante il talk show “Ospedale di qualità”, condotto da Patrizio Roversi, a cui hanno partecipato Giancarlo Sassoli, direttore generale Ausl12 Viareggio, Daniela Scaramuccia, assessore al diritto alla Salute Regione Toscana, Eugenio Arbizzani, CCC Abita, Alessandro Ramazza, Presidente Obiettivo Lavoro, Giuliano Gallini, direttore commerciale emarketing Cirfood, Grazia Luchini, direttore del presidio ospedaliero Versilia.

Luchini ha inoltre sottolineato che l'ospedale ha abbattuto del 40% i consumi energetici abbassando inoltre le percentuali di anidride carbonica nell'aria. “I dati del report sono confortanti e si conferma una scelta ottimale l'aver portato il numero delle strutture ospedaliere da 4 a una sola, razionalizzando i costi: è una struttura ecologica, realizzata interamente con materiale riciclabile. -spiega la direttrice- La percezione della qualità riguarda ogni aspetto, sia quello prettamente alberghiero, relativo al comfort delle camere e all'alimentazione, seguita appositamente da dietisti, sia dal punto di vista delle relazioni con il personale”.

“Il Versilia risulta tra i primi 10 ospedali più belli e funzionali d'Italia”, precisa Arbizzani di CCC Abita, azienda che ha progettato la struttura ed altri 30 ospedali sul territorio nazionale.

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