Evasione fiscale: Prato costituisce il Consiglio tributario comunale

L'organo raccoglie il testimone del Nucleo speciale sul sommerso, che dal 2010 ha fornito 133 segnalazioni qualificate all'Agenzia delle Entrate. Il sindaco Cenni: «Uno strumento per recuperare risorse preziose e ripristinare l'equità fiscale»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 settembre 2011 22:43
Evasione fiscale: Prato costituisce il Consiglio tributario comunale

Di fronte ai tagli delle risorse agli enti locali, il Comune di Prato punta al recupero dell'evasione fiscale per reperire fondi da devolvere al sociale, alle opere pubbliche e al mantenimento della spesa per i servizi ai cittadini. Strumento per la lotta all'evasione sarà il Consiglio tributario comunale, che verrà costituito entro poche settimane. In realtà non si tratta di una novità per l'Amministrazione comunale pratese, che precorrendo i tempi già nel marzo dell'anno scorso aveva costituito un comitato speciale sul sommerso, formato da consiglieri della maggioranza che hanno lavorato al progetto senza percepire gettoni di presenza.

Così nelle casse comunali potranno presto confluire le risorse recuperate dagli accertamenti eseguiti. I dati sul recupero e sul lavoro effettuato dal nucleo sono stati presentati stamani dal sindaco di Prato Roberto Cenni, dall'assessore alla Sicurezza urbana Aldo Milone, dal coordinatore del Tavolo speciale Vittorio Lana (Pdl) e da uno dei consiglieri membri, Emilio Paradiso, capogruppo della Lega nord. Finora la legge per incentivare la lotta all'evasione assicurava a i Comuni una quota pari al 33 per cento dei tributi statali riscossi a titolo definitivo.

Ma la manovra Finanziaria ha portato quest'anno la quota al 100 per cento, destinando ai comuni l'intero gettito a patto che entro la fine anno abbiano istituito il Consiglio tributario comunale. L'organo sarà pertanto nominato e regolato tramite un regolamento comunale che è attualmente in fase di definizione. I primi frutti già si vedono: grazie al lavoro di raccolta delle segnalazioni svolto dalla Commissione e di incrocio delle banche dati di Polizia municipale, Sori, Ced, Ufficio delle Attività economiche, Urbanistica e Servizi sociali, all'Agenzia delle Entrate sono state inviate nel 2010 133 segnalazioni qualificate, di cui 124 prese in carico.

Per 12 di queste è scattato l'accertamento, per un totale di circa 300mila euro iscritti a ruolo. Quindi circa 100mila euro di questi, al momento dell'effettiva riscossione, spetterebbero al Comune. «E si tratta solo del 10 per cento delle pratiche sfociate in accertamento - sottolinea il sindaco Cenni». Nel 2011 le segnalazioni del Comune assunte dall'Agenzia delle Entrate sono state 157 su 177 e per 30 di queste sono in corso gli accertamenti. «Si tratta di risorse importantissime per il Comune e per l'intera città - ha affermato il sindaco Roberto Cenni - Il Consiglio tributario è uno strumento in più di cui l'Amministrazione comunale si dota per la lotta all'evasione, oltre ad altri importanti progetti che ci vedono capofila.

Un grande lavoro è comunque già stato fatto dalla Commissione speciale, che ringrazio. L'obiettivo è quello di mantenere sempre alto il livello dei servizi per cittadini e famiglie, come abbiamo fatto negli ultimi tre anni con grandi economie e tagli di bilancio che hanno centellinato ogni spesa, ma è anche quello di ripristinare la giustizia sociale». «Siamo arrivati per primi "utilizzando" i dipendenti comunali per incrociare i dati ed arrivare alle segnalazioni qualificate - ha aggiunto il consigliere Vittorio Lana - adesso si apre una nuova grande sfida con l'inserimento in un sistema più organico».

Il Comitato è composto da Riccardo Bini (Fli), Alessandro Giugni (Pdl), Francesco Innaco (Pdl), Antonio Longo (Udc) e Emilio Paradiso, Lega nord. Oltre al controllo sulle persone fisiche, proseguono poi a ritmo serrato il monitoraggio e l'incrocio dei dati operato dall'assessorato alla Sicurezza urbana sull'evasione fiscale emersa nel settore pronto moda cinese: «Siamo di fronte ad un'evasione imponente e si parla, per ora, solo del 30% delle ditte di tutto il settore - ha affermato Aldo Milone - La Polizia municipale continuerà quindi nella sua attività di controllo, partendo anche dalle macchine di grossa cilindrata per verificare a chi sono intestate e a quale livello reddituale corrispondono». (cb)

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