Un Gruppo on line contro il pedaggio sulla FI PI LI

Si chiama FI PI Libera

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 settembre 2011 22:20
Un Gruppo on line contro il pedaggio sulla FI PI LI

E' nato in Facebook il Gruppo FI PI Libera per lottare contro la sottoposizione a pedaggio della FI PI LI. Questi cittadini, che spontaneamente si sono uniti, sostengono che la perdita della gratuità di una simile arteria di comunicazione non sarebbe altro che un assurdo impoverimento ed un palese danno al territorio di tre province. Il Gruppo si oppone al pedaggio sulla FI PI LI perché reputa le strade e superstrade come servizi essenziali che non devono essere soggetti a pagamento.

Il gruppo ha iniziato la sottoscrizione di una petizione firme e sta organizzando una riunione che si terrà dalle ore 10 presso la Biblioteca Comunale di Santa Croce sull'Arno (PI) sabato 17 settembre 2011. "Un simile pedaggio sarebbe solo un modo per fare arricchire poche persone a danno di tante -spiega il promotore, l'Avv Luca Scarselli- in relazione al fatto che il pedaggio sarebbe finalizzato alla maggiore sicurezza stradale, risulta essere una interpretazione palesemente superficiale. Infatti, nel momento in cui si metterà a pagamento la superstrada, buona parte del traffico si sposterà nelle strade urbane.

Di conseguenza, le suddette strade, gestite a malapena dai comuni, saranno invase da un ulteriore traffico. Una simile interpretazione della politica di sicurezza stradale ci sembra semplicemente cieca. Oltretutto, nel caso in cui la suddetta super strada fosse sottoposta a pedaggio non ci sarebbero alternative stradali serie, o credibili. Inoltre, non si comprende come si possa sottoporre a pagamento la FI-PI-LI, considerando che in altri paesi europei, come Germania ed Olanda, tutte le autostrade sono gratuite ed in altri paesi, come ad esempio la svizzera, si paga un abbonamento annuo irrisorio, che vale per tutte le autostrade del paese.

La trasformazione in autostrada potrebbe comportare altri lavori ed altri disagi che non porterebbero nessun beneficio per i cittadini".

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