''Come ammazzare il capo e vivere felici''.. anche a Firenze

Nelle sale fiorentine una commedia godibilissima tra humor nero, lavoro subordinato e angherie dei Boss

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 agosto 2011 15:29
''Come ammazzare il capo e vivere felici''.. anche a Firenze

Chi non ha mai pensato di uccidere un capo particolarmente vessatorio? E' forse un pensiero più comune di quanto si creda. Rimane, per fortuna, solo un pensiero ma non per i protagonisti del film “Come ammazzare il capo e vivere felici” (Horrible bosses) del regista statunitense Seth Gordon .Il film , tra humor nero e commedia giovanile, affronta con leggerezza e ironia il tema del lavoro dipendente e delle angherie subite ad opera dei capi.

Tre amici trentenni sono legati da una comune avversione per i loro rispettivi capi. Nick lavora in una compagnia finanziaria accumulando straordinari e continue umiliazioni per ottenere una promozione che il suo perfido amministratore finisce per riservare a se stesso. Dale è l'assistente igienista di una dentista erotomane, Kurt è invece il contabile di un'azienda chimica ed è in adorazione del suo vecchio capo, finché un giorno questi muore lasciando la presidenza al figlio cocainomane che detesta Kurt e cerca di sfruttare l'azienda solo per organizzare festini .

Una sera, durante una chiacchierata a un pub, forse stimolata da qualche bicchiere di troppo, ai tre viene un 'idea salta fuori un'idea: perché non uccidere i propri capi? Da quest'idea prende inizio la ricerca di un Killer “professionista” che non sarà proprio tale, in una vicenda ben ritmata che attraverso alcune incursioni in un certo humor nero corre, forse, sui binari di un'opera dai toni goliardici sul tipo di “una notte da leoni”. Il regista utilizza un cast di celebrità, come Kevin Spacey, Jennifer Aston , Donal Sutherland e Colin Farrel, affiancando a questi gli attori televisivi, Jason Bateman,Charles Day e Jason Sudeikis.

I tre protagonisti lavorano su dinamismo e improvvisazione, danno luogo a dialoghi strampalati, situazioni grottesche e citazioni sbagliate (“Delitto per delitto è quel film con Danny De Vito?”) e creano tempi comici perfetti attraverso il loro essere uno strano e affiatato trio “Come ammazzare il capo e vivere felici” non è certo un'opera sul mobbing ,piuttosto lo spunto per una commedia godibilissima ricca di battute che inaugura felicemente in agosto la stagione delle nuove uscite cinematografiche In un momento di crisi del mondo del lavoro, il cinema americano reagisce talvolta coll'ironia amara di “Tra le Nuvole” oppure nel caso di questo film volge il problema degli impiegati sempre più subordinati a boss legittimati e autoritari, in una farsa anarchica e irriverente che si caratterizza per una vivacità volutamente sopra le righe , per simpatiche battute e spunti e situazioni brillanti.

Alessandro Lazzeri

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