Multiplex di Novoli, Romanelli fa il punto tra le due legislazioni

Su cosa succederà a Novoli, su quello che legittimamente può e potrà fare Immobiliare Novoli in una logica di mercato, e su ciò che invece deve garantire il pubblico con vincoli e garanzie, non tutto è ancora chiaro.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 giugno 2011 14:25
Multiplex di Novoli, Romanelli fa il punto tra le due legislazioni

"I dubbi non sono ancora stati dipanati - spiega Mauro Romanelli consigliere regionale di Fds/Verdi - questo principalmente perché siamo proprio in queste settimane nella transizione tra due legislazioni: la vecchia, e la nuova. Si evince dalla stampa che Immobiliare Novoli avrebbe la possibilità di aprire a Settembre cinque sale avendo acquisito legittimamente sul mercato i posti lasciati liberi da un altro esercente, si dice il Variety della zona di Bellariva. Nel frattempo la Giunta Regionale ha in questi giorni promulgato il regolamento attuativo della Legge 21, una legge ricordiamolo omnibus, che non riguarda solo il Cinema.

Infatti, la parte sul cinema, quella modificata dal recente, acceso, dibattito in Consiglio Regionale, è per adesso stata stralciata dal regolamento testé uscito, e verrà affrontata in un secondo tempo. Resta però il fatto che con la pubblicazione del regolamento la Legge è entrata in vigore. Quindi dovrebbero certamente essere entrate in vigore, a mio parere (ma è questione da giuristi), anche tutte quelle parti recentemente modificate dal Consiglio e riguardanti il cinema, la cui applicazione non ha necessità di essere disciplinata. Ad esempio lo strumento della conferenza dei servizi, necessaria per l’autorizzazione delle medie strutture da 5 a 8 sale (categoria in cui appunto ricadrebbe il multiplex), che è convocata dal Comune, ma di cui fa parte anche la Regione, e che potrebbe imporre al soggetto richiedente autorizzazione “prescrizioni vincolanti volte a garantire un utilizzo della struttura anche a fini culturali, educativi e di socializzazione da parte della collettività”. Una domanda importante è dunque: Immobiliare Novoli ha già presentato domanda in base alle licenze acquisite da Variety? L’ha presentata prima o dopo l’uscita recente del regolamento attuativo? E l’uscita del regolamento attuativo, anche se non contiene le parti sul cinema, rende valide tutte le parti della Legge, anche quelle sul cinema, che non necessitano regolamento? In sintesi: il progetto Multiplex, dovrà o non dovrà sottoporsi alla Conferenza dei servizi, ovvero a possibili prescrizioni legate alla fruibilità culturale e collettiva, non solo commerciale, di quella struttura? Il tema non è da poco.

Ha a che vedere con l’idea che si debba accettare tout court quello che vuol fare il privato o se il pubblico ha spazi almeno di mitigazione e contrattazione. Altro tema non da poco. Sempre dalla stampa apprendiamo che il progetto sarebbe non di fermarsi alle cinque sale possibili grazie all’acquisizione degli eventuali posti Variety, ma anche di acquisire sul mercato ulteriori licenze. Legittimo. Ma con le regole nuove o con quelle vecchie? Ad esempio, grazie all’intervento del nostro gruppo, nella nuova legge è stata inserita una nuova importante norma anti-elusione, che vieta un utilizzo della normativa a fini che potrebbero risultare speculativi. Questa norma vieta a chi, per esempio, vende l’autorizzazione per 1000 o 1100 posti ricavandone un guadagno, di riaprire subito dopo una struttura appena un po’ più piccola, magari esattamente di 700 posti, ovvero il limite massimo apribile in regime di liberalizzazione - cioè senza dover acquisire autorizzazioni o comprare licenze - secondo le nuove norme. Certamente la possibilità di riaprire, subito dopo, una struttura appena un po’ più piccola, potrebbe essere un notevole incentivo a vendere nuovi posti e favorire il sorgere di una grossa concentrazione a Novoli. Ma è proprio ciò che con il nostro emendamento alla nuova legge s’intendeva escludere: e cioè che potessero nascere concentrazioni troppo grandi, favorite dall’acquisizione di licenze di strutture medie, notevolmente incentivate a cederle dalla prospettiva di poter riaprire, gratis, appena un po’ ridimensionate. La norma suddetta anti elusione non ha bisogno di regolamentazione, quindi dovrebbe essere senz’altro già in vigore, a mio parere.

O no? Credo - conclude Romanelli - che a tutti questi interrogativi debba rispondere la Giunta Regionale, magari coinvolgendo i propri uffici legislativi, affrettando i tempi di elaborazione del regolamento riguardante anche le norme modificate sul cinema".

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