Importanti novità per il campionato di calcio a 11

Nell’ultimo consiglio della Lega Calcio si sono gettate le basi per la ristrutturazione del campionato di calcio a 11, si è discusso di alcune novità da introdurre e degli scenari futuri dell’attività del calcio Uisp. L'intervista a Roberto Cellai.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 giugno 2011 07:12
Importanti novità per il campionato di calcio a 11

Nell’ultimo consiglio della Lega Calcio si sono gettate le basi per la ristrutturazione del campionato di calcio a 11, si è discusso di alcune novità da introdurre e degli scenari futuri dell’attività del calcio Uisp alla luce dell’aumento delle tariffe per l’uso degli impianti sportivi comunali a Empoli e non solo. Con il presidente della Lega Calcio, Roberto Cellai, approfondiamo i vari argomenti. Presidente Cellai come cambierà il campionato di calcio a 11? Nell’ultima seduta di consiglio abbiamo approvato la ristrutturazione che entrerà a regime nell’anno sportivo 2012/2013.

La nuova configurazione prevede due gironi di A1, un girone di A2 e due gironi per gli Amatori. In previsione di una ulteriore diminuzione del numero delle squadre che si iscriveranno al campionato e per garantire i tre livelli, così come vogliono le nostre società, questo tipo di ristrutturazione ci è sembrata la soluzione migliore. Altre novità in cantiere? Abbiamo discusso anche della possibilità di portare da 35’ a 40’ i tempi partita, ma non per tutti. La decisione definitiva la prenderemo nel prossimo consiglio in programma il 30 giugno.

Cosa comporterà per le attività della Uisp l’aumento delle tariffe per l’uso degli impianti sportivi comunali? Empoli è il primo comune del Circondario ad avere pubblicamente annunciato l’aumento, ma ufficiosamente so che anche altri comuni le ‘ritoccheranno’ o cominceranno ad applicarle. Tutto ciò ci spinge a fare un paio di considerazioni: la prima è che lo sport per tutti forse non è più un obiettivo di salute da perseguire dalle pubbliche amministrazioni, ma è diventato un bene di lusso.

E la seconda è che se l’uso di certi impianti comunali diventa così costoso, un esempio su tutti è il campo “Castellani” di Empoli dove il costo di affitto giornaliero è stato portato a 750 euro più Iva, la nostra attività non potrà più essere presente. Forse si potevano pensare tariffe separate fra chi ha scopi sociali e chi ha scopi societari…

Notizie correlate
In evidenza