Prato: il primato in Italia di sfratti per morosità

Il profilo dell'area stilato da Società della salute, Asl e Provincia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 giugno 2011 19:13
Prato: il primato in Italia di sfratti per morosità

Prato rimane la provincia toscana più giovane, ma dal 1981 ad oggi la popolazione è molto invecchiata, passando da 67 anziani ogni 100 giovani a 146 anziani ogni 100 giovani. Ha inoltre il primato in Italia per sfratti per morosità rispetto al numero degli abitanti: nel 2009 sono stati emessi 445 provvedimenti di sfratto, con un incremento del 55% rispetto all'anno precedente. Sono questi i tratti essenziali del profilo di salute dell'area pratese tracciato dalla Società della salute in collaborazione con la Provincia di Prato e la Asl 4: la relazione è stata presentata stamani dal direttore del Sds Riccardo Poli e da Fiammetta Zaniboni, dal sindaco di Vernio Paolo Cecconi in rappresentanza dell'assemblea dei Comuni soci, dal direttore sanitario della Asl Antonio D'Urso e da Sonia Soldani della Provincia di Prato. Alla vigilia del via alla fase operativa delle Società della salute in Toscana, il profilo di salute dell'area rappresenta la fotografia sociosanitaria del territorio e delle sue esigenze, ovvero la base su cui sarà decisa la programmazione degli interventi e in generale delle politiche sanitarie: «Si tratta dell'immagine di salute che prelude al Piano integrato di salute quinquennale 2011-2016 della Sds - ha spiegato il direttore Poli - cioè la programmazione degli interventi in relazione all'analisi dei bisogni e delle risorse disponibili, partendo dalle priorità».

Tra queste gli anziani non autosufficienti, in crescita, così come in crescita è la città, che sfiora 250.000 abitanti, più altri 10mila "sommersi" non residenti. Gli stranieri a dicembre 2010 erano 33.880, ovvero il 15,1% dei residenti del Comune. L'obiettivo della programmazione, come ha sottolineato il direttore Riccardo Poli, è costruire una rete territoriale di interventi, complementare al nuovo ospedale, che risponda a quesi bisogni che oggi sono invece impropriamente dirottati verso l'ospedale.

Per dare risposte mirate, l'indagine realizzata intende la salute a 360°, compresi il sistema socio economico in cui vivono i cittadini, gli stili di vita, l'istruzione, l'eco-sistema e molto altro. cb

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