Milone: "denunciare le violazioni nelle aziende del distretto parallelo"

La dichiarazione dell'assessore pratese: "Perché il mondo sindacale, in occasione di una ricorrenza come il 1° maggio, non denuncia?"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 maggio 2011 21:21
Milone:

A seguito delle manifestazioni del 1° maggio, Festa dei Lavoratori, l'assessore alla Sicurezza urbana di Prato, Aldo Milone, dichiara: "Ho seguito per molti anni gli interventi del mondo sindacale nella festa del 1° maggio. In ogni occasione ho sempre sperato, almeno per una volta, in un intervento netto e chiaro di condanna dei vari oratori circa lo sfruttamento della manodopera clandestina, che avviene sistematicamente all'interno della maggior parte delle aziende del distretto parallelo, e alle tante violazioni che riguardano la sicurezza sui luoghi di lavoro.

Nulla di tutto ciò, neanche un piccolo riferimento. Come se questo mondo anomalo del lavoro non esistesse nella nostra città. Quasi una forma di omertà o paura di urtare la suscettibilità di qualcuno o incrinare qualche equilibrio. Eppure, dopo la morte di due operai cinesi, avvenuta qualche mese fa nei famigerati capannoni e i cui corpi sono stati abbandonati sul marciapiede come sacchi di immondizia, mi aspettavo dal Segretario Regionale della CGIL, Alessio Gramolati, un riferimento all'episodio e una ferma condanna.

Purtroppo anche Gramolati ha agito col noto comportamento del "non vedo, non sento, non parlo". Inoltre domenica scorsa era presente in piazza Duomo anche una postazione che promuoveva proprio la sicurezza sui luoghi di lavoro. Chissà se gli organizzatori di tale iniziativa sono a conoscenza della morte di questi due operai cinesi, avvenuta proprio in violazione alla legge da loro pubblicizzata. Le domande che mi pongo da anni sono le seguenti: Perché il mondo sindacale, in occasione di una ricorrenza come la festa dei lavoratori, non denuncia queste palesi violazioni dei diritti dei lavoratori? Perché continua a star zitto? Perché non sono state ricordate queste due vittime del mondo del lavoro? Sono domande che mi pongo da anni alle quali però non ho mai ricevuto risposte".

Notizie correlate
In evidenza