Sas, Collesei (Pd): 'Prima di chiuderla il sindaco senta il consiglio'

La presidente della commissione lavoro chiede anche "Quanto costa Global Service?". Oltre 200 lavoratori al libro paga della Società partecipata per i servizi alla strada. Tommaso Grassi (Spini per Firenze) rincara la dose

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 aprile 2011 13:43
Sas, Collesei (Pd): 'Prima di chiuderla il sindaco senta il consiglio'

"Leggo su un quortidiano cittadino che il nostro Sindaco intende chiudere la SAS. Azienda di servizi alla strada interamente partecipata dal Comune di Firenze. Azienda che occupa oltre 200 lavoratori. Lo fa nell’ambito di una prima riflessione sull’andamento del Global Service nel Quartiere 5, che starebbe funzionando alla grande con una efficiente organizzazione del servizio". lo ha detto la consigliera del Pd Stefania Collesei. "Una tale organizzazione del servizio non può essere messa in atto dalla SAS? Se non è stato fin qui fatto la colpa è dei lavoratori o dei loro dirigenti?” Chiede Stefania Collesei aggiungendo: ”La quantità di denaro che viene data a SAS nel contratto di servizio per la manutenzione strade è uguale a quella destinata al Global Service? Perché se come viene confermato in commissione bilancio la quantità è superiore allora si può dire che “gli piace vincere facile! Per questo il risultato è migliore.

Come consiglio comunale credo ci debbano essere forniti tutti i dati comparativi rispetto ad un sistema piuttosto che un altro, e a sperimentazione conclusa. Ciò detto rimane il fatto che è il Consiglio che deve dare gli indirizzi su SAS, ed eventualmente decidere sulla chiusura, non dimenticando che ballano oltre 200 posti di lavoro. E questo elemento pesa enormemente su ogni decisione che deve tener conto della salvaguardia dei posti di lavoro. Il Consiglio si deve esprimere su tutta la questione , lo doveva aver fatto entro 60 giorni dalla sua proclamazione.

Se non lo fa ora, quando?" “Ormai i Consiglieri Comunali dovrebbero essere abituati a scoprire che prima il Sindaco annuncia la vendita o la privatizzazione della società partecipata di turno e solo successivamente si avvia il dibattito politico e amministrativo in Consiglio Comunale, organo che è l’unico autorizzato a deliberare in merito. – afferma il Consigliere Comunale Tommaso Grassi – Sembra quasi che l’unico metodo adottato dal Sindaco per far approvare una delibera dal Consiglio Comunale, dal sapore molto berlusconiano, sia quello della ratifica di scelte, ormai già assunte.” “Sorge spontanea la domanda: ma la chiusura sarà decisa dal Consiglio o prima si procederà allo ‘spacchettamento’ e svuotamento della società delle attività finora svolte fino a renderla completamente inutile per le funzioni del Comune ? Prima il servizio dei carri-attrezzi e adesso quello della manutenzione stradale sono stati affidati a società esterne – si chiede Grassi – quando sarà la volta quindi di quello della segnaletica a pericolo o dei bus turistici ?” “Abbiamo la sensazione che l’esternalizzazione abbia finora prodotto un esubero d’interinali da SaS, uno spreco delle professionalità acquisite dal personale nel proprio servizio e che adesso si trovano a fare un altro lavoro ex-novo, a cui va aggiunto un aumento dei costi per i fiorentini e una minor entrata per il Comune: se questo è il risultato sicuramente non è per causa dei lavoratori, piuttosto per chi in Comune ha imposto nuove norme e chi nell’azienda le ha messe in atto.” “Molti aspetti devono essere chiariti prima di qualsiasi altro passo, compreso quello dell’estensione del Global Service a tutto il territorio fiorentino e la decisione di svendere, con una notevole perdita economica per SaS, i 4 carri attrezzi a 19.000 € a coppia.

– conclude Grassi – E’ proprio impensabile proporre un adeguamento ai quattro mezzi così da includerli nel parco veicoli del Comune per gli usi delle diverse Direzioni tecniche?”

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