A 400 famiglie non pagato il contributo d'affitto

Il sindaco Cappelli: “Situazione inaccettabile per quasi 400 famiglie. Faremo una segnalazione ufficiale di disservizio”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 marzo 2011 19:51
A 400 famiglie non pagato il contributo d'affitto

Empoli - “Invieremo una ufficiale lettera di segnalazione di disservizio alla Cassa di risparmio di Lucca, Pisa, Livorno perché è inaccettabile che quasi 400 famiglie non abbiamo potuto ritirare il contributo all'affitto”. Queste le parole di Luciana Cappelli, sindaco di Empoli, che sceglie di rendere pubblico un disservizio che ha visto come protagoniste le famiglie beneficiarie del contributo ad integrazione dei canoni di locazione per il 2010 e le filiali empolesi della Cassa di risparmio di Lucca, Pisa, Livorno, che svolgono le funzioni di tesoreria per conto del Comune.

“Da lunedì scorso, 21 marzo, è stato messo in pagamento il contributo agli affitti per il secondo semestre del 2010 - spiega Cappelli - e tutti i beneficiari sono stati invitati dal Comune a presentarsi presso le filiali di Empoli della Cassa di risparmio di Lucca, Pisa, Livorno, per riscuotere la somma. Invece, come ci hanno segnalato numerosi cittadini, il contributo non è stato pagato”. “Queste famiglie sono già in gravi difficoltà economiche - aggiunge il sindaco - e mi posso immaginare il loro stato d'animo quando non hanno potuto ritirare il contributo.

Logico che si siano rivolte, giustamente arrabbiate, agli uffici comunali per chiedere spiegazioni. Ecco perché devo assolutamente mettere in chiaro che il Comune di Empoli ha assolto in pieno ogni suo adempimento per consentire il pagamento del contributo alla data del 21 marzo. Le ragioni del mancato pagamento vanno quindi cercate nell'organizzazione del servizio di tesoreria in capo alla banca”. “Apprendo che da oggi (giovedì 24 marzo) i pagamenti sono regolarmente ripresi - conclude Cappelli - ma il Comune inoltrerà comunque alla Cassa di risparmio di Lucca, Pisa e Livorno una ufficiale segnalazione di disservizio.

A nostro parere si tratta di un inadempimento, che ha colpito tra l'altro una utenza particolarmente bisognosa”.

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