Oggi Consiglio comunale a Sollicciano

L’assessore Di Giorgi: «Garantire nuove opportunità per i detenuti, nel carcere ma anche fuori dalla struttura». Valdo Spini: "Applichiamo quanto dice la Costituzione". Cruccolini (SeL): "Cercare soluzioni per detenuti tossicodipendenti"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 marzo 2011 22:51
Oggi Consiglio comunale a Sollicciano

«E’ fondamentale, affiancandoci all’impegno quotidiano dell’assessore alle politiche sociali, riuscire ad offrire nuove opportunità di formazione e istruzione per i detenuti, nel carcere ma anche fuori dalla struttura». Lo ha detto l’assessore all’educazione e alla legalità Rosa Maria Di Giorgi intervenendo, questo pomeriggio, nella seduta del consiglio comunale che si è svolta a Sollicciano. «Negli scorsi mesi – ha ricordato Rosa Maria Di Giorgi – abbiamo garantito, a spese del Comune nonostante i tagli del Governo, la copertura della scuola dell’obbligo all’istituto minorile ‘Meucci’ perché il diritto all’istruzione non può essere negato a nessuno.

Abbiamo poi condiviso la battaglia per avere anche quest’anno gli insegnati statali all’interno delle carceri. Intanto i docenti degli ex corsi serali coprono le lezioni necessarie al Meucci nelle varie ore di insegnamento, con l’utilizzo a questo scopo delle ore residue». «Il lavoro – ha sottolineato l’assessore Di Giorgi – è componente essenziale per facilitare il recupero e l’inserimento sociale dei detenuti e sono quindi necessari corsi di formazione professionale, coinvolgendo anche le aziende del territorio per fornire quanto necessario ai percorsi educativi.

I detenuti stranieri, che rappresentano una fetta importante della popolazione di Sollicciano, devono avere la possibilità di seguire corsi di italiano: imparare bene la lingua sarà importante per una loro integrazione una volta fuori. Lavoriamo quindi perché l’attenzione alla formazione venga mantenuta alta, perché i reclusi possano seguire dei percorsi formativi sia a livello culturale che linguistico». «Dobbiamo riuscire ad utilizzare meglio le strutture del carcere, come l’auditorium - ha aggiunto l’assessore - e per garantire maggiori speranze ai detenuti, in una logica civile di recupero e di reinserimento, sono necessarie anche altre opportunità, attraverso strumenti e percorsi diversi che si trovano fuori dal carcere.

Sarà importante, quindi, la collaborazione con l’amministrazione della giustizia che potrà garantire i permessi per i detenuti e il loro accompagnamento nelle varie attività culturali e formative che il Comune può predisporre nel proprio territorio: musei, teatri, corsi di formazione e quanto possa supportare il percorso di recupero di coloro che, sempre e comunque, rimangono cittadini e che, anche se hanno sbagliato, rimangono portatori di diritti inalienabili». «Rimane tuttavia pesante e gravissima la situazione delle strutture edilizie e sanitarie di Sollicciano, non degna di un Paese civile – ha concluso Rosa Maria Di Giorgi - molti sforzi, in questo senso, dovranno essere fatti dal Mistero della giustizia che deve mettere mano, con urgenza, anche a provvedimenti che consentano misure alternative alla detenzione per evitare l’indegno sovraffollamento: la popolazione carceraria è più del doppio rispetto alla capienza prevista.

Si rende necessario, infine, un impegno forte dal punto di vista normativo, da parte del Parlamento, perché la sanzione detentiva non venga comminata a reati che non necessariamente la prevederebbero. E’ vero che mancano le risorse, però possiamo sempre cercare di attingere al sostegno del fondo sociale europeo, attraverso progetti mirati, perché si riesca a operare in modo ancora più incisivo e concreto». "Vogliamo ampliare l’area della legalità e ridurre quella dell’illegalità.

Per questo crediamo che l’applicazione della Costituzione, che all’art. 27, 3° comma recita: “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”, oltre che a rispondere agli inderogabili principi di rispetto per la persona umana , vada proprio in questa direzione". Lo ha detto il capogruppop Valdo Spini presidente della commissione affari istituzionali di Palazzo Vecchio. "Sappiamo - ha aggiunto Spini- che la Costituzione e le leggi che la applicano non raggiungono i loro scopi se non sono sostenute da idonei strumenti il che vuol dire adeguata consistenza di personale e di strutture, di adeguata formazione e quindi di mezzi .

Questi sono necessari e lo stato deve fornirli così a Sollicciano come in tutta Italia. Peraltro il Comune di Firenze, con gli altri enti locali e la Regione Toscana hanno un’importante funzione sul territorio, dimostrando che reclusione non significa né dimenticanza né indifferenza alle condizioni di lavoro dell’amministrazione del carcere e della polizia penitenziaria néaelle condizioni in cui i detenuti scontano la loro pena e di quelle delle famiglie interessate, particolarmente i bambini piccoli.

E’ per questo che come consiglio comunale siamo qui, non in gita turistica, ma per la consapevolezza dell’importanza dei problemi di un giusto ed umano sistema carcerario. Ricordo che come Ministro per l’Ambiente intervenni per uno spazio di educazione ambientale nella casa di reclusione attenuata per i giovani che viene comunemente chiamata Solliccianino. Oggi, come gruppo consiliare intendiamo cooperare con l’amministrazione per tutte le iniziative sociali di recupero e di sostegno per le famiglie che rispondano all’obiettivo di una società che vuole attivamente favorire il ritorno nella legalità applicando il dettato della Costituzione". "Ascolatare! Questo è ciò che è importante fare oggi durante il consiglio comunale aperto presso il Carcere di Sollicciano.

Ascoltare tutti i soggetti presenti. E sicuramente non scopriremo niente di nuovo, perché ritroveremo i problemi che affliggono il Carcere da anni e che tutti oramai conosciamo e non possiamo più ignorare". E' quanto ha detto il capogruppo Eros Cruccolini di Sinistra Ecologia Libertà. "I recenti dati e notizie relativi ai detenuti tossicodipendenti, richiedono un impegno da parte della Regione Toscana a far sì che questi ultimi possano essere trasferiti nelle comunità di recupero, anche perché in carcere non avviene nessun tipo di rieducazione e inoltre ciò che leggiamo dai giornali ci dice in carcere circola comunque la droga.

Debbo rivolgere un ringraziamento particolare all'On. Gabriele Toccafondi che si è impegnato per i contatti necessari per la presenza odierna del sottosegretario Caliendo. Quella di Caliendo è una presenza sulla quale contiamo molto perché ha già dimostrato sensibilità ricevendo a Roma, qualche mese fa, il Garante dei detenuti Corleone, il sottoscritto e i colleghi Stefano Di Puccio e Maurizio Sguanci. Importante presenza perché sottoponga al Governo i problemi strutturali di Sollicciano: le cucine,.

le docce, ecc., il problema delle guardie penitenziarie troppo poche e che vanno aumentate, ma anche la necessità di un'attività interna formativa, indispensabile per dare ai detenuti una chance di occupazione al momento dell'uscita dal carcere. Senza dimenticare in questo ambito la componente femminile che riceve ancora meno formazione ( in passato erano stati proposti corsi di informatica, parrucchiera e di addetto ai servizi generali). Sarebbe importante - ha aggiunto Cruccolini- un monitoraggio del servizio sanitario nazionale che, qualche volta nel suo funzionamento ha qualche inghippo, per l'esigenza di spazi dedicati all'interno delle realtà ospedaliere di Careggi, Empoli e Prato per i detenuti che hanno esigenze di ricovero.

A Sollicciano c'è poi l'annoso problema del carico elettrico che potrebbe essere risolto con un progetto per l'installazione di pannelli fotovoltaici da apporre sul tetto del carcere. In conclusione bisogna considerare che in una comunità un carcere non può essere considerata una realtà a sé. Pertanto dal mondo imprenditoriale ci aspettiano una disponibilità e apertura per quanto attiene alla formazione, agli inserimenti lavorativi e ad un contributo per i finanziamenti necessari".

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