I sindaci della Piana non ci stanno: o aeroporto o termovalorizzatore

I sindaci della Piana non ci stanno e dicono "o nuovo aeroporto o termovalorizzatore". Il presidente Rossi replica: “Non mi pare giusto porre ricatti”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 febbraio 2011 16:20
I sindaci della Piana non ci stanno: o aeroporto o termovalorizzatore

I sindaci della Piana non ci stanno e fanno muro contro la decisione della Regione di portare l'attenzione sull'Aeroporto Vespucci ed il suo ammodernamento basato sull'ipotesi di una pista parallela, la cui scelta progettuale spetterebbe esclusivamente alla Società che gestirà lo scalo. Una variante urbanistica che imporrebbe un vincolo sull'area valido da oggi sino a data da destinarsi. Un impatto strutturale che sarebbe incompatibile con gli studi svolti negli ultimi anni per 'lenire' la presenza dell'Inceneritore e rivalutare l'aspetto ambientale e la qualità della vita per i residenti della 'zona di frontiera'. Termovalorizzatore oppure Aeroporto.

"Non scherziamo noi abbiamo dato l'ok al Termovalorizzatore 5 anni fa, facendo tutti gli atti conseguenti. La Giunta ha introdotto ora elementi di novità e deve spiegarci come risolvere il problema. E' evidente anche ad un bambino come in 500 metri di raggio non possano rientrare un Termovalorizzatore a servizio di tre province, magari anche la terza corsia dell'A11 ed un nuovo Aeroporto con una pista di 2.200 metri" così Gianni Gianassi che sottolinea il "No" fermo. "Sono Rossi e Marson che devono spiegare perché la loro scelta, adesso, mette a rischio la messa in sicurezza dello smaltimento dei rifiuti della Toscana centrale" "Le compensazioni sono quelle della Legge, rifare ad esempio strutture che sono state spostate, in questo tema la convinzione deve essere ferma e motivata, perché abbiamo partecipato ad un lavoro con convinzione.

Ci sentiamo presi in giro! Capisco che sia necessario far quadrare i problemi in politica. Chiediamo di tornare allo spirito dei seminari della Piana, in cui si diceva altro. Noi come Comune di 120 mila abitanti porteremo le nostre osservazioni al PIT, pretendendo di impedire il vincolo che la Regione vuol mettere per la realizzazione, forse, di una nuova cementificazione per la nuova pista del Vespucci, chissà con quali costi e fra quanti anni e chissà con quale ricaduta ambientale.

Il consiglio regionale si prenderà la responsabilità di confermare lo schiaffo che oggi ci hanno dato" "Si tratta di un atto grave perché i comuni avevano espresso il loro punto di vista. Quando sento dire dal presidente Enrico Rossi che è stato fatto il Parco in accordo con i comuni è evidente che dice una cosa non vera, forse gli hanno raccontato male. Se non ci impegnamo su questo argomento - conclude il Sindaco di Sesto Fiorentino - su cosa dobbiamo batterci? Questa è una grande scelta strategica, così è per il lavoro, per le infrastrutture e vogliamo considerare tale anche l'ambiente che non è una medaglia da tenere sul petto per ricevere un premio da parte del Ministero ma serve per mantenere alta la qualità della vita" "Una questione di merito in via prioritaria - spiega il Sindaco Adriano Chini che rappresenta gli abitanti di Campi Bisenzio - perché la pista parallela all'Autostrada, forse addirittura inclinata verso Sesto, manda all'aria tutti i discorsi fatti sino ad ora, protocolli e scelte strategiche compresi.

Dagli approfondimenti era emerso chiaramente che la pista parallela è incompatibile con il Parco, contrasta con esso e tutto ciò che contrasta con il Parco non doveva esser preso neppure in considerazione" "Vorrei sottolineare come ho fatto in questi anni - conclude - che tre anni di lavoro hanno portato una considerazione secondo la quale per poter fare il Termovalorizzatore occorreva fare una serie lunga e costosa di interventi per una mitigazione sanitaria ed ambientale, se questa è la risposta chiederemo una rivalutazione.

Assurdo che non si sia sentito il bisogno di un confronto con i comuni visto il cambiamento di rotta degli ultimi giorni". E il presidente Rossi replica: “Nessuna polemica, piuttosto entriamo nel merito”. “Questa variante – ha proseguito il presidente – perimetra un polmone verde di 7000 ettari, su cui non ci saranno lottizzazioni. Un lascito importante per le generazioni future. In più, conferma la previsione del parco di 80 ettari a Castello. Se avessimo dato il via alla lottizzazione della Cittadella avremmo avuto diverse candidature, nella piana e non solo.

Eppure la viabilità e i centri commerciali inquinano più di un aeroporto. A Pisa l’area dei lungarni è peggiore di quella nella zona aeroportuale”. “Non sono per fare sconti sul piano della tutela della salute e dell’ambiente – ha proseguito il presidente – e credo che quando è necessario bisogna fermare il traffico e prendere i provvedimenti del caso. Ma non si può impedire a scelte di sviluppo di andare avanti quando sono adottate con tutte le tutele e le garanzie necessarie.

La disoccupazione fa più male alla salute della geotermia, lo dicono gli studi scientifici. Non si può bloccare tutto e non mi pare giusto porre ricatti”. Antonio Lenoci

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