La Lega attacca il presidente Enrico Rossi sul rifiuto del Federalismo fiscale

“Rossi attacca il Federalismo fiscale perché non sa amministrare la cosa pubblica. Ci faccia i nomi dei dodici grandi banchieri che giostrano il mondo” è quanto chiede in Provincia il gruppo consiliare.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 febbraio 2011 14:08
La Lega attacca il presidente Enrico Rossi sul rifiuto del Federalismo fiscale

«Secondo il Governatore Enrico Rossi il Federalismo fiscale è inutile. La sua accurata analisi partirebbe da un articolo che il Presidente della Regione Toscana avrebbe letto nel quale il mondo sarebbe “governato da dodici personaggi delle grandi banche, che detengono i capitali finanziari del mondo, che si riuniscono una volta alla settimana a New York e che decidono ‘domani si attaccano i titoli sovrani della Grecia, si spostano i capitali da una parte’”, come dichiarato all’assemblea regionale del Pd a Pontedera.

È ‘bello’ vedere che il nostro Presidente della Regione sia così suscettibile. Speriamo che non legga il ‘Codice da Vinci’ di Dan Brown, altrimenti magari mette in dubbio lo stesso Vangelo e lo stesso Leonardo». È quanto afferma Antonio Gambetta Vianna, capogruppo del Carroccio in Regione, dopo le continue prese di posizione contro il Federalismo fiscale del Presidente della Regione, Enrico Rossi. «Il fatto è – prosegue il leader della Lega Nord in Palazzo Panciatichi – che Rossi teme il Federalismo fiscale ed il Federalismo municipale perché non sa amministrare la cosa pubblica, come dimostrano i buchi e le voragini nelle Asl toscane per i quali il Presidente dovrebbe dimettersi, essendone il responsabile politico, invece di chiedere le dimissioni di Silvio Berlusconi anche quando starnutisce di traverso.

Rossi sta contribuendo a fare della Toscana la Calabria del nord e necessiterà presto dell’assistenzialismo statale che è sempre stato fornito al Sud. Col Federalismo fiscale, invece, tutti gli amministratori, Rossi compreso, devono rendere conto al popolo. E chi sbaglia va a casa. Il nostro Governatore teme tutto ciò, altro che favolette dei dodici personaggi delle grandi banche…». L’eurodeputato Claudio Morganti, invece, vuole vederci chiaro e presenterà un’interrogazione al Parlamento Europeo sulle affermazioni del Governatore toscano.

«Rossi – afferma l’onorevole Morganti – ci dica chi sono questi dodici personaggi che manipolerebbero il mondo intero. Vogliamo i nomi di queste persone e Rossi li deve fare. Nel frattempo, però, presenterò un’interrogazione all’europarlamento in base a quanto detto dal Presidente della Regione».

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