Neve: i tronchi d’albero diventano combustibile

Nell’impianto di cogenerazione a biomasse di Calenzano produrranno energia elettrica e teleriscaldamento. L’assessore Saccardi: “Un esempio concreto di come trasformare i problemi in risorsa”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 febbraio 2011 21:28
Neve: i tronchi d’albero diventano combustibile

Un esempio concreto di come trasformare i problemi in risorsa. Le ramaglie e i tronchi di pino, caduti a seguito della nevicata dello scorso 17 dicembre, vengono trasformati in cippato (scaglie) e conferiti all’impianto di cogenerazione a biomasse di Calenzano, che produce acqua calda ed energia elettrica. Ciò grazie all’accordo sottoscritto dall’assessore all’ambiente Stefania Saccardi e la Biogenera (società pubblica 45% Consiag, 45% Comune di Calenzano, 10% Quadrifoglio) che gestisce l’impianto, nel quale si prevede, oltre al trasporto e alla triturazione del materiale raccolto a cura della società, anche il pagamento di 2 euro e mezzo a tonnellata a favore del Comune di Firenze.

“L’enorme quantitativo di ramaglie e tronchi d’albero, soprattutto di pino, derivanti dalla straordinaria nevicata del dicembre scorso – ha spiegato l’assessore Saccardi – ha rapidamente saturato l’impianto di compostaggio di Case Passerini, cui Quadrifoglio normalmente conferisce questo tipo di materiale. Da qui, grazie anche alla collaborazione del sindaco di Calenzano Alessio Biagioli, abbiamo sottoscritto questo accordo con Biogenera, che è nato da una situazione di emergenza ma che potremmo valutare anche di farlo rientrare nel sistema ordinario di raccolta delle nostre potature.

In questo modo, oltre che risolvere un problema, si va a chiudere in modo virtuoso il ciclo dei rifiuti, con evidenti vantaggi ambientali e anche di risparmi energetici”. Oltre alle ramaglie già conferite a Case Passerini, si calcola che saranno circa 2.000 tonnellate quelle di materiale che sarà indirizzato all’impianto di Calenzano. “A tale scopo – ha aggiunto l’assessore Saccardi – abbiamo predisposto 3 cantieri di stoccaggio e cippatura, 2 alle Cascine e uno al parco dell’Anconella, che nell’arco di una quindicina di giorni ci permetteranno di smaltire tutto il materiale accumulato in questi giorni”.

L'impianto di Calenzano, il più grande della Toscana, produce energia utilizzando cippato ed è gestito da BioGenera srl. Oltre al riscaldamento e al raffreddamento viene prodotta anche energia elettrica, con un risparmio in bolletta per le famiglie di circa il 20%. Quando saranno conclusi gli interventi edificatori nel centro cittadino, il cogeneratore – entrato in funzione lo scorso mese di luglio e che ha comportato un investimento di circa 9 milioni di euro – fornirà energia pulita a circa 1.500 appartamenti e a numerosi edifici pubblici a Calenzano. “Questo materiale – ha ricordato il sindaco Biagioli – diventa combustibile per l’impianto che produce energia elettrica e teleriscaldamento.

La quantità di cippato proveniente da Firenze, circa 1.200 tonnellate finora, ci ha permesso di produrre energia per circa 100 abitazioni, per gli uffici comunali, scuole e impianti sportivi”. I benefici per l’ambiente sono molteplici: minori emissioni (1.200 tonnellate l'anno in meno di anidride carbonica) in atmosfera grazie all’utilizzo di un impianto più grande e tecnologicamente avanzato rispetto alle singole caldaie; utilizzo di legna di provenienza locale (entro 70 km), in modo da evitare lunghi viaggi di mezzi pesanti, secondo i dettami della filiera corta.

Vantaggi anche per gli utenti, che non dovranno più preoccuparsi della manutenzione e dei controlli delle proprie caldaie e avranno garantito un costo inferiore rispetto al sistema tradizionale. (fd)

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